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comunicato stampa PNRR comuni pontini

Latina 11 Gennaio 2023 Il focus UIL Latina sui fondi del PNRR nel pontino. Garullo e Toselli (UIL Latina): “Le risorse sfiorano i 290 milioni di euro. Ma il Capoluogo pontino ne perde quasi sei” Da più 274 milioni di euro a quasi 290milioni. A tanto ammontano le risorse che il Piano nazionale di ripresa e resilienza assegna complessivamente al territorio pontino. I numeri emergono dal secondo focus che la UIL di Latina ha elaborato per monitorare lo stato di attuazione del Piano che dovrà assicurare crescita economica, sostenibile e strutturale alla provincia. Il primo studio aveva elencato tutte le risorse fotografando la situazione al 31 maggio 2023, quest’ultimo invece fa il punto sullo stato dei finanziamenti assegnati con dati aggiornati all’otto settembre 2023. “Quasi un trimestre – spiega Luigi Garullo e Francesca Toselli, rispettivamente Segretario Generale della Uil di Latina e responsabile contrattazione comuni  – nel quale complessivamente riscontriamo un incremento di risorse pari a 14 milioni di euro, ma all’interno del quale alcune misure sono state accorpate, alcune cancellate e altre aggiunte”. Assestamenti, revisioni, limature che a inizio settembre hanno fatto scendere il numero totale dei progetti a 264, contro gli oltre trecento di fine maggio. In questo scenario alcuni Comuni hanno ottenuto più fondi, altri ne hanno persi. E’ il caso di Latina che perde finanziamenti per il superamento degli insediamenti abusivi (-4,6 mln €) – misura studiata per contrastare il fenomeno del caporalato –

Bollette gas: aggravi fino a 177 euro per chi non è passato al mercato libero

l’arrivo del 2024 ha segnato la fine del servizio di tutela per la fornitura di gas e ai clienti domestici non vulnerabili che non sono passati al mercato libero è stata assegnata una nuova tariffa con possibili aggravi che, secondo l’elaborazione di Facile.it, arriverebbero fino a 177 euro l’anno._ _Purtroppo, questo non sarà l’unico aumento del 2024; da gennaio l’Iva sulle bollette del gas è passata all’aliquota ordinaria _ed anche gli oneri di sistema sono tornati a gravare integralmente sulla spesa finale. Aumenti, questi, che riguarderanno tutti i clienti, indipendentemente dall’offerta. _Per aiutare coloro che non hanno ancora fatto il passaggio al mercato libero, Facile.it ha redatto un breve vademecum in 8 punti con consigli su come affrontare la scelta._ L’analisi completa e vademecum sono disponibili in allegato e a questo link: https://www.facile.it/ufficio-stampa/comunicati/fine-tutela-bollette-gas-aggravi-fino-a-177-euro-per-chi-non-passato-al-mercato-libero.html [1] Sperando che la notizia sia di vostro interesse e possa trovare spazio sulla testata, rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore necessità di approfondimento.

GIUSTIZIA, DI MARCO (ANF): ABROGARE L’ABUSO D’UFFICIO? PROPAGANDA

iustizia, Di Marco (Anf): Abrogare l’abuso d’ufficio? Propaganda L’Associazione nazionale forense: Poche barriere contro illeciti in PA Bologna – “Attribuire un ruolo decisivo, nella riforma della giustizia penale, all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio è mera propaganda”. La pensa così il Segretario generale dell’Associazione nazionale forense (Anf), Giampaolo Di Marco che spiega: “Dal 15 ottobre 2020, epoca dell’ennesima ed ultima riformulazione dell’articolo 323 del Codice penale, essa prevede ormai solo l’incriminazione delle condotte dei dipendenti pubblici che non improntino l’azione amministrativa in modo imparziale con conseguente danno economico altrui. Il suo ruolo nel sistema di repressione penale, pur allo stato marginale e residuale, resta funzionale per reprimere le condotte non sanzionabili dagli altri reati più gravi contro la Pubblica amministrazione e per punire quei dipendenti pubblici che non esercitino l’azione amministrativa in modo indipendente ed imparziale nel rispetto dell’articolo 97 della Costituzione”. Ciò detto, continua, i “cosiddetti rimedi preventivi previsti dal legislatore, quali ad esempio i piani anticorruzione o l’adozione della Direttiva Europea 2019/1937 relativa alla protezione di persone che segnalano le violazioni delle norme nazionali o dell’Ue sono di fatto insufficienti a reprimere le condotte illecite di ‘abuso’ dei dipendenti pubblici”. E sulle intercettazioni: per Di Marco, è “di pregio la parte della riforma relativa alla tutela dei terzi ‘estranei’ all’indagine (rispetto al procedimento in cui esse sono captate) ed i divieti di pubblicazione del loro contenuto introdotti. Insidioso invece il rinvio ai decreti

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