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Onana-Handanovic: serata da dimenticare e all’Inter tremano le mani

Il calmoroso autogol del Camerun ed il tuffo sulla rete di Giroud, ha deciso il derby: tutto questo getta un’ombra riguardo il futuro nerazzurro nel ruolo maggiormente delicato di tutta quanta la squadra

Essere in buone mani, viene detto nel caso di una situazione o di una persona affidata alle cure di un individuo fidato. Non sembrerebbe questo il caso dell’Inter. Se intendiamo il modo di dire nel senso letterale. Le mani sono quelle di Samir Handanovic, oggi, e quelle di Andre Onana domani, apparse quanto mai traballanti, rispettivamente durante il derby e nella finale per il terzo posto in Coppa d’Africa tra il Camerun e il Burkina Faso. Se oltre al calcio ti piacciono i giochi, come la roulette, potrebbe interessarti questo articolo curioso riguardo al gioco. 

L’andamento di Handanovic, tra parate davvero strepitose ed errori irrilevanti ma forse che si potevano benissimo evitare

Il Milan, per circa settanta minuti di tempo, sembrava non creare grattacapi al portiere nerazzurro; un tiro di Tonali respinto, oltre tutto con la mano sbagliata, e niente di più. Poi il primo lampo di Giroud, dove Handanovic non ha di certo responsabilità. Discorso ben diverso sul secondo tempo, dove il giocatore francese è stato bravissimo a svincolarsi dalla marcatura di De Vrij, ma la conclusione non pareva imparabile. Palla angolata ma non troppo e Handanovic che si getta con la sfera che gli passa sotto il braccio destro esteso. Derby andanto perduto. A questo proposito, Handa ha esclamato che riguardo il secondo gol, un portiere sente sempre di poter fare di meglio. Da tempo Samir divide la tifoseria nerazzurra, alternando parate strepitose ad errori magari non così grossolani ma comunque evitabili. A giugno scadrà il suo contratto, e l’idea dell’Inter è quella di rinnovarlo perché si possa giocare il posto di titolare con Onana e magari fargli da supporto, dall’alto dei suoi 37 anni.

Autogol di Onana, ma lo premia la sua grande forza mentale

Andre Onana è passato alla storia della Coppa d’Africa, come il primo portiere a segnare nella propria porta da quando ci sono queste statistiche. Un autogol che è stato davvero goffo ed imbarazzante, e l’erroraccio è costato lo 0-2 ai suoi, che sono poi stati capaci di rimontare da 0-3 e vincere ai rigori, con Onana bravo ad intercettarne uno, è questo è bastato. Durante il match di apertura, contro il Burkina, una sua uscita a vuoto aveva spalancato la porta per il gol del vantaggio di Sangarè. E anche nel resto del torneo, è apparso indeciso e altalenante riguardo il rendimento. La buona notizia è che Onana ha sempre dimostrato di avere una grande forza mentale e di conseguenza la capacità di dimostrarsi propenso a portarsi alle spalle immediatamente tutti gli errori, anche quelli clamorosi, come appunto l’autogol di ieri. 

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