Con l’emendamento alla P.L. 1230/2023, la Regione Lazio dispone la concessione di contributi ai piccoli comuni (sotto i 5.000 abitanti) per la realizzazione di impianti per l’erogazione di carburante.
Questo si rende necessario al fine di contrastare il fenomeno della dismissione degli impianti di erogazione di carburante nei territori dei piccoli comuni del Lazio, è stato quindi istituito un fondo di sostegno alla realizzazione di impianti di distribuzione carburanti nei piccoli comuni.
La norma si pone l’obiettivo di scongiurare la reiterata perdita di servizi che contribuiscono in maniera determinante ad accrescere il già evidente fenomeno dello spopolamento demografico che tutti i nostri piccoli comuni stanno costantemente subendo. Nello specifico la dismissione di impianti di distribuzione di carburante è legata a motivi prettamente economici legati al vistoso calo di vendite partito negli ultimi anni, ed ai costosi investimenti necessari a realizzare l’adeguamento degli impianti alle sempre più stringenti norme legate alla sicurezza. Per questo motivo la Regione Lazio, attraverso l’istituzione del fondo, si propone di sostenere economicamente i comuni che vogliano realizzare impianti o acquistare gli esistenti dismessi, al fine di continuare a garantire il servizio ai propri cittadini.
La Giunta Regionale con propria deliberazione ha stabilito che i contributi erogati sono in favore dei comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti che intendono, nel rispetto della normativa vigente, realizzare impianti di distribuzione di carburante presso idonee di proprietà comunale o acquistare strutture dismesse, che prevedano stazioni di ricarica elettrica.
Il contrasto allo spopolamento dei piccoli centri è da sempre una delle battaglie della XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni e di UNCEM Lazio, che esprimono il loro plauso alla decisione della Giunta Regionale.
“Lo spopolamento dei piccoli comuni non è solo una statistica, non rappresenta solo un problema per gli amministratori di quei centri. Rappresenta una sconfitta politica oltre che il peggioramento della qualità di vita di cittadine e cittadini – il commento del Commissario della XIII Comunità Montana Onorato Nardacci – Meno popolazione significa meno servizi e meno servizi rendono più difficoltoso vivere in un piccolo centro, inserendo la vita di innumerevoli persone in un circolo vizioso senza fine. In Italia ci sono 5.526 comuni sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 69,95% del numero totale dei comuni italiani. Sono quindi la maggioranza, e se non lavoriamo in modo coeso per fermare lo spopolamento dei piccoli centri ci ritroveremo con fantasmi di pietra e città sovraffollate allo stremo, che rappresenteranno la perdita delle peculiarità urbane del nostro Paese.”