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Vendere argento usato: dalla quotazione in borsa alla valutazione, come cambia il prezzo

L’argento, proprio come l’oro, ha visto crescere negli ultimi anni sia la quotazione che la valutazione. Probabilmente è il momento giusto per ripulire le credenze da bomboniere impolverate, liberare cassetti da posate mai utilizzate e da monili fuori moda.

Se è diffusa la convinzione che il prezzo argento usato sia irrisorio, vale la pena provare a mettere insieme i nostri oggetti e valutare davvero la quotazione argento oggi.

Il primo passo è raccogliere quanto vorremmo vendere e verificare la qualità di ciò che possediamo, provando a comprendere di che tipo di argento si tratta. In effetti esistono più tipologie d’argento, in base alla purezza del metallo. Il 999 è quello puro: quasi sempre lo troviamo sotto forma di lingotti, la cui lega è formata da 999 parti d’argento su 1000. La classica argenteria italiana è, in genere, in argento 800, mentre quella inglese è in argento sterling 925. La gioielleria tende, invece, ad essere sempre in argento 925. Partendo da questi riferimenti, è possibile cercare sull’oggetto il titolo ed eventuali specifiche della casa produttrice, in un piccolo timbro in rilievo negativo chiamato punzone.

La differenza tra quotazione e valutazione argento

Si parla tanto delle differenze tra quotazione e valutazione argento: in effetti si tratta di informazioni che è bene tenere a mente prima di recarsi in qualsiasi attività che offre questo servizio.

Alla quotazione argento usato aggiornata è possibile accedere da molti siti web, incluso quello di Orolive, noto compro oro e argento di Roma, che permette di visionare costantemente sia quella dell’argento che dell’oro, grazie al collegamento in diretta con la borsa dei metalli di Londra. Questa è la vera e propria fase di quotazione dell’argento, che viene eseguita e comunicata in tutto il mondo due volte al giorno.

Il prezzo argento ufficiale dovrà, poi, tener conto della valutazione fatta dall’agente di compravendita a cui faremo riferimento. Anche quando non viene detto chiaramente, tutte le attività trattengono una percentuale come commissione, ma un rapporto di fiducia immediato si può cercare con chi dà informazioni complete anche circa le commissioni.

In linea di massima, nella valutazione, sarà tenuto in considerazione lo stato degli oggetti, il grado di purezza del metallo e una eventuale firma importante del gioiello o dell’argenteria.

Volendo provare a fare un calcolo casalingo, si potrebbe prendere la quotazione corrente, moltiplicarla per il titolo (925, 800, e così via) e infine dividere per mille. In questo modo sarà possibile ottenere il prezzo al grammo dell’argento che andrà moltiplicato per il peso dell’oggetto specifico.

Questo resta un metodo per farsi un’idea di ciò di cui disponiamo, prima di recarci ad un incontro con un esperto.

Vendere argento: cosa bisogna ricordare

Nel momento in cui desideriamo vendere argento, dovremmo fare delle verifiche preventive. Oltre a provare a farci un’idea del tipo di argento in nostro possesso, sarà buona norma pesare i nostri beni, così da poter fare un confronto (seppure a grandi linee) con il peso che ci viene comunicato in negozio.

Fatto questo, ci sono altri quattro punti importanti da tenere a mente:

  • È obbligatorio presentare la propria carta di identità all’atto di vendita di oggetti preziosi;
  • L’operazione deve sempre essere tracciata e tracciabile, dunque non bisogna accettare somme in contanti superiori a 499 euro. A richiederlo è la legge italiana antiriciclaggio;
  • È fondamentale affidarsi a negozi seri e professionali. Un esperto saprà fare le differenze e avrà una sua etica da rispettare. I gioielli in argento di marca, ad esempio, non possono e non devono essere valutati come quelli anonimi. Le creazioni di brand noti necessitano di conoscenza da parte dell’agente di compravendita, al fine di tener conto del loro valore aggiunto. Emblematico è l’esempio dei noti gioielli Tiffany&Co;
  • È obbligatorio anche che il negoziante fornisca la copia dell’operazione di acquisto e vendita dell’argento. Servirà a certificare il dettaglio della transazione, ma anche ad essere in regola con eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

Il valore argento cambia: quando conviene venderlo?

La quotazione dell’argento cambia ogni giorno e con essa il valore argento. Oltre a tenere sott’occhio le quotazioni della borsa di Londra, però, è possibile far tesoro dei consigli dei più esperti. Economisti e studiosi, andando ad analizzare grafici e numeri degli ultimi anni, concordano sul fatto che le oscillazioni del valore dell’argento si ripetono con una certa ciclicità.

I mesi in cui tende a scendere di più nel corso dell’anno sono gennaio e giugno. Di conseguenza, in linea di massima, sarebbe bene evitare di lanciarsi in compravendite in questi periodi. Si tratta comunque di beni rifugio, proprio come tutti gli oggetti in oro, e non è giusto cercare di liberarsene frettolosamente senza cercare di capirne l’esatto valore e il possibile potenziale. La possibilità di trasformarli all’occorrenza in liquidità, li rende, infatti, simbolicamente più preziosi del loro valore di mercato.

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