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Vandali in azione al Parco Baden Powell a Potenza | “Un problema educativo” afferma la presidente della cooperativa che lo gestisce

Sabato 3 settembre 2022 – Dopo gli atti di vandalismo registratisi nel Parco Baden Powell di Potenza (eloquenti le immagini – n.d.r.), Carmela Di Carlo, Presidente della Cooperativa Venere, ente gestore che lo gestisce lancia un appello.

“Qual’è il limite tra l’essere un ragazzo vivace e l’essere un vero e proprio vandalo? Quali motivazioni spingono i nostri ragazzi a distruggere ciò che li circonda? Io credo – afferma Di Carlo – che sia arrivato il momento di chiedere alle nostre coscienze – come genitori, come educatori, come adulti di riferimento – in cosa stiamo sbagliando.
Il senso di solitudine e di noia che ormai pervade la vita dei nostri ragazzi, acuita anche dalle restrizioni dovute alla pandemia, non può più lasciarci indifferenti.
Non possiamo più limitarci a fare la conta dei danni. Non possiamo più limitarci a mettere solo dei cerotti laddove invece occorrerebbe una cura.
Chiediamo alle istituzioni preposte – sollecita la presidente Di Carlo – di intervenire con azioni concrete al fine di contrastare questo fenomeno che sta raggiungendo ormai livelli che non ci consentono più di girarci dall’altra parte o tantomeno liquidare tutto come delle “bravata”. 

Queste foto ci lasciano sgomenti. Ci parlano del parco Baden Powell ormai ostaggio da mesi di ragazzi che sfociano la loro rabbia devastando tutto ciò che possono.
Ci parlano delle conseguenze del vuoto e della mancanza di punti di riferimento stabili nella vita dei nostri ragazzi.
Occorre un patto educativo tra famiglie, istituzioni, scuola, associazioni…perché la responsabilità ricade anche su ognuno di noi. Non possiamo più far finta di niente“.

Partiamo dall’ultima frase della presidente De Carlo che centra il problema: occorre un patto educativo. Occorre per recuperare il tempo perduto perchè per troppo tempo si è ritenuto che il problema non esistesse. Che non fosse necessario educare a stili di vita sani i giovani perchè “si tratta di una ragazzata“, che tutto è normale“. Quante volte ce lo siamo sentiti dire. Troppe volte.
Non vogliamo colpevolizzare i genitori, ma far finta che tutto sia normale; far finta che si tratti di ragazzate non aiutiamo i giovani a migliorarsi, a diventare, come tutti vogliamo, cittadini responsabili, rispettosi dell’altro.
L’atto di vandalismo è il punto di arrivo. Il bullismo è il punto di arrivo di un vuoto educativo, del non essersi resi conto per tempo dei segnali che qualcosa andava corretto sulla strada intrapresa dai nostri figli.
Sin dalla tenera età.
Ha ragione la presidente De Carlo: occorre un patto educativo. Ma bisogna farlo. Farlo subito anche se purtroppo dobbiamo riconoscere che siamo purtroppo in ritardo.
L’adolescente che fa atti di vandalismo, infatti, andava fermato prima, inculcando in lui i valori fondanti del vivere civile, prima fra tutti il rispetto dell’altro, dell’ambiente, del bene comune.
Facciamo nostro l’appello della presidente De Carlo. Ma non a parole. Dobbiamo sentirci tutti responsabili, dando per primi noi adulti l’esempio, se vogliamo davvero aiutare i nostri giovani a crescere meglio.
Ce la possiamo fare.
Nino Cutro

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