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Uno studio controcorrente: i videogiochi fanno bene

 

Daphné Bavelier, professoressa all’Università di Ginevra, ha ricevuto il premio Jacobs 2019, dotato di 1 milione di franchi perché ha scoperto che i videogiochi d’azione, per esempio quelli ricchi di sparatorie, in genere poco amati dai genitori, migliorano le doti cognitive dei ragazzi. Negli ultimi 20 anni Bavelier ha dedicato il suo lavoro a queste ricerche controcorrente. E la sua principale attività è stata quella di identificare i meccanismi cerebrali che portano a una maggiore plasticità neuronale e quindi a un migliore apprendimento. Bavelier e gli altri ricercatori del laboratorio di neuroscienze di Ginevra, hanno mostrato che giochi quali gli sparatutto, spesso messi in relazione con comportamenti violenti, hanno anche aspetti positivi: i giovani che giocano regolarmente con questi prodotti hanno una maggiore capacità di attenzione rispetto ai loro coetanei che ricorrono a giochi più tranquilli come The Sims o Tetris. I giochi d’azione migliorano anche la percezione e l’orientamento spaziale.

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