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Università di Pavia: gli esami saranno fatti in videoconferenza

A causa della chiusura delle università per la diffusione del coronavirus, Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, ha deciso di correre ai ripari. Ha spiegato, infatti, che quest’anno gli esami si terranno in videoconferenza.

Settemila studenti potranno prendere parte a 100 appelli d’esame. Il recupero avverrà dal 28 marzo al 24 aprile, per non interferire con la didattica.

Svelto ha spiegato che: “Il nostro obiettivo dichiarato è di riuscire a non interrompere la carriera degli studenti, né per le lezioni, né per gli esami. Il prolungarsi del periodo di sospensione delle attività in presenza ha indotto a individuare soluzioni anche per gli esami scritti. Non dimentichiamo che in diversi altri Paesi, i compiti a casa sono valutati. È vero che la nostra tradizione, relativamente alla verifica di apprendimento, è diversa ma anche questa potrebbe rivelarsi una prima esperienza interessante.

Inizialmente sembrava un compito impossibile abbiamo però ritenuto importante responsabilizzare gli studenti e chiedere un comportamento collaborativo, tanto che loro stessi hanno dato un contributo alla soluzione. Infatti, c’era uno di loro nel ristretto gruppo di lavoro che ha elaborato il modello. Ora tra gli studenti c’è soddisfazione, ma anche curiosità per questa innovazione.”

La modalità sarà la seguente: lo studente permetterà al docente di riprenderlo e riceverà il file della prova d’esame.

Una possibilità molto importante per tutti gli studenti che, altrimenti, rischierebbero di rimanere indietro con gli esami.

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