ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Università: allo studio interventi per nuovi alloggi studenti a Udine

Udine, 25 mag – La Regione sta valutando anche eventuali
progetti alternativi alla Casa dello studente di viale Ungheria
per implementare il numero di alloggi universitari a Udine.
Lo ha riferito l’assessore regionale al Lavoro, università e
ricerca, evidenziando che la Regione sta prendendo in esame
diverse ipotesi anche alla luce dei fondi messi a disposizione
dal Pnrr. Al momento nessuna decisione è ancora stata presa e la
Regione sta valutando le diverse opzioni possibili, sia rispetto
agli interventi onerosi che richiederebbe un adeguamento della
sede di viale Ungheria, sia in considerazione dei fondi già spesi
su quell’edificio per oltre 16 milioni di euro.

Il primo intervento al vaglio dell’Amministrazione regionale è la
creazione di 90 posti letto nel comprensorio dei Rizzi con
l’edificazione di un ulteriore fabbricato in prossimità della
Casa dello studente Nova Domus Utinensis (costo stimato 9 milioni
di euro).

Regione e Ardis si stanno inoltre confrontando per mettere a
disposizione degli studenti del Polo Umanistico una residenza
maggiormente baricentrica, valutando alcune soluzioni alternative
anche con l’Università di Udine e con l’Amministrazione comunale,
che prevedono tra l’altro una struttura ricettiva presso piazzale
Kolbe e un potenziamento del polo dei Rizzi.

Ciò si rende necessario per la difficoltà a recuperare la
residenza di viale Ungheria, che necessita di un oneroso
adeguamento sismico, che non si renderebbe necessario qualora
l’edificio fosse destinato ad altre funzioni amministrative,
anche a servizio del Comune o di altre istituzioni e pur
mantenendo alcuni servizi a favore degli studenti. Il costo
stimato per questo tipo di intervento è di circa 7 milioni di
euro.

La Casa dello studente di viale Ungheria risale alla fine degli
anni ’70. L’edificio è chiuso dal 2017, ad esclusione del primo
piano dove hanno sede gli uffici di Ardis, il Centro orientamento
regionale, l’Informagiovani e alcune aule studio. La chiusura è
conseguente all’avvio di un intervento di efficientamento
energetico che ha interessato prevalentemente la sostituzione dei
serramenti, la realizzazione dell’impianto di condizionamento e
di trattamento dell’aria, il rifacimento dei bagni. I lavori si
sono interrotti per l’emergere di problematiche relative
all’adeguamento sismico per la categoria di edificio strategico,
che richiede un indice di vulnerabilità pari a 1. In condizioni
normali edifici analoghi, assimilati a “scuola”, necessitano il
raggiungimento di un indice di vulnerabilità minimo pari allo
0,6. Da qui la decisione di ricorrere ad altre soluzioni,
economicamente più sostenibili, e procedere all’utilizzo delle
risorse del Pnrr per la costruzione di eventuali alloggi nuovi in
altre aree della città più funzionali alle esigenze universitarie.
ARC/SSA/ma

Facebook