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Una scia di sangue per tutto il negozio: ha provato a chiedere aiuto, inutilmente

 

Una scia di sangue fino alla porta. Era quello della vittima che ha provato a trascinarsi all’esterno del negozio di sua proprietà, forse per chiedere aiuto e per provare a salvarsi. E’ questa la scena che si è presentata ai cittadini di Tuscia, in provincia di Viterbo, dove il titolare di una jeanseria è stato ucciso nel suo negozio, nel centro storico del paese. Stando alle prime ipotesi, si pensa ad un tentativo di rapina finita male anche se, per ora, gli inquirenti non escludono nessuna pista.

La vittima è il 74enne Norveo Fedeli, e l’allarme è stato dato da alcuni vicini che hanno notato il negozio ancora aperto e, entrando, hanno trovato l’uomo riverso a terra, in una pozza di sangue, ormai già deceduto. I sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto far nulla per salvarlo. Si attende ora l’esame autoptico ma, stando a quanto è emerso fino ad ora, l’uomo sarebbe stato colpito alla testa, visto che aveva il cranio fracassato e sul capo è stata ritrovata l’impronta di una scarpa. A causarne la morte, sarebbero stati vari colpi alla testa causati da un oggetto contundente, forse una spranga o uno sgabello.

Sul fatto indaga la squadra mobile di Viterbo, coordinata dal Pm Eliana Dolce. Sul posto, è al lavoro in queste ore la polizia scientifica che sta passando al setaccio l’intera area dove è accaduto il fatto e sta vagliando le immagini di videosorveglianza della zona che potrebbero aver inquadrato gli aggressori. Gli inquirenti stanno poi interrogando alcuni conoscenti di Fedeli, che lo descrivono come “un uomo buono e gentile, una persona perbene”.

E intanto, scatta l’allarme sicurezza. Il segretario PD Nicola Zingaretti ha chiesto su Twitter l’intervento del “fascista” Salvini, lamentando l’assenza di sicurezza nel Paese, nientemeno. Un Segretario contraddetto poche ore fa da da un altro esponente DemAlessandra Moretti che si è lamentata dell’enfasi intorno al problema sicurezza.

Intanto c’è un fermato per l’omicidio di Norveo Fedeli. Si tratterebbe di un cittadino straniero di circa 30 anni, originario dell’Ecuador. L’uomo è stato fermato in provincia di Viterbo dai carabinieri di Capodimonte. Sembra che l’uomo fose atteso dal negoziante per ritirare, e pagare, articoli e vestiti per alcune centinaia di euro. Ne sarebbe nata una lite, finita in tragedia. L’uomo sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un negozio vicino: si stava allontanando con una busta attorno a una scarpa, probabilmente quella con cui ha lasciato un’impronta sul cranio insanguinato del commerciante.

Il Ministro Salvini sembrava certo della cattura: “Chi delinque ha le ore contate» aveva scritto” per poi commentare: “Fermato il presunto assassino del commerciante di Viterbo: si tratta di uno straniero residente in un paesino della zona. Grazie a inquirenti e Forze dell’Ordine. Chi delinque ha le ore contate. È la migliore risposta a chi cerca polemiche: io faccio parlare i fatti”.

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