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Umbria, bloccato lo smaltimento delle macerie del sisma

Immediata la reazione del sindaco Alemanno: “La storia rischia di ripetersi, così immaginare la ricostruzione è praticamente impossibile”.

Si blocca di nuovo la raccolta e lo smaltimento delle macerie del terremoto in Umbria. La Regione ha chiesto all’Autorità nazionale anticorruzione e comunicato per conoscenza alle varie autorità competenti (tra cui presidenza del Consiglio dei ministri, commissario straordinario, Dipartimento della Protezione civile nazionale, oltre che ai sindaci interessati) l’autorizzazione a sospendere il contratto che affidava fino al 31 dicembre 2019 il servizio di smaltimento alla società Valle umbra servizi – Vus. Infatti, “la proroga dello stato di emergenza e le altre modifiche introdotte” dall’ultimo Decreto sisma “non hanno previsto anche la proroga” della gestione delle macerie.

“Se si blocca di nuovo la raccolta e lo smaltimento delle macerie significa, tra l’altro, che si fermerà ancora lo svuotamento della Basilica di San Benedetto”. Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, alla notizia della mancanza della deroga alla proroga della raccolta delle macerie del sisma. Alemanno parla apertamente di “dilettantismo” da parte degli organi governativi e spiega la sua preoccupazione: “Già lo scorso anno si è venuta a creare una situazione simile che ha bloccato per otto mesi la raccolta delle macerie e adesso la storia rischia di ripetersi, così immaginare la ricostruzione è praticamente impossibile”. “A più riprese – ha aggiunto – abbiamo chiesto delle norme speciali che superassero di volta in volta le varie deroghe da attuare, nessuno ci ha dato ascolto ed ecco i risultati. La vicenda del terremoto è materia complicata e ormai è chiaro a tutti come non si possa continuare a governarla per deroghe”.

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