“Si tratta di due iniziative concrete che puntano a favorire in maniera attiva e positiva l’inclusione e la permanenza dei profughi in Sardegna – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – e che rappresentano un valido strumento di supporto a chi è mobilitato per rispondere alle numerose urgenze e ai bisogni della popolazione e a dare direttamente quel contributo e quell’aiuto necessari per fronteggiare questa difficile e delicata situazione. La Sardegna è vicina al popolo ucraino”.
Anche nel caso dell’emergenza ucraina, la Regione, è infatti impegnata a promuovere interventi e azioni positive volte al superamento della condizione di svantaggio e sofferenza che sta interessando i profughi , con interventi di carattere sociale e culturale, oltre che economico. Una di queste riguarda misure il potenziamento degli sportelli dedicati per ucraini e/o famiglie sarde che vogliono ospitare. Si tratta di punti di informazione e supporto utili per un orientamento di primo livello che consenta di indirizzare gli utenti nell’individuazione dei servizi esistenti sul territorio di carattere sanitario, per il lavoro, l’istruzione, la formazione, l’accoglienza, l’anagrafe (sportello di Cagliari, via Bellini 4A; sportello Oristano, via Canepa 5 c/o Confesercenti; sportello Nuoro in via Calamida 17 presso Spazio Giovani -Coop. sociale Lariso; sportello di Sassari, Largo seminario 6 presso Caritas; sportello di Olbia, Molo Brin presso Museo Archeologico).
La seconda misura è invece dedicata all’individuazione, attraverso manifestazione di interesse, di facilitatori linguistici per studenti provenienti da zone coinvolte nel conflitto: verrà costituita una short list, ordinata secondo un punteggio di graduatoria che rimarrà aperta sino alla fine del progetto. I dettagli di entrambe le misure sono a disposizione attraverso il portale istituzionale Sardegna immigrazione (www.sardegnaimmigrazione.it) con una finestra web dedicata a ognuno dei provvedimenti di sostegno alla popolazione ucraina.