ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Trasporti: Pizzimenti, norma intermodalità tutela cittadini e ambiente

Il provvedimento approvato dal Consiglio ridurrà il traffico
pesante di 70mila camion all’anno

Trieste, 21 giu – “Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione
in Europa ad approvare, con l’appoggio diretto della Commissione
europea, un provvedimento strutturale, che supera la fase
sperimentale degli incentivi regionali, per sostenere le imprese
che decidono di optare per il trasporto delle merci, in
particolare in campo siderurgico, su rotaia e via mare piuttosto
che su gomma, mettendo a disposizione per il triennio 2022-24 una
dotazione finanziaria di 15 milioni di euro e, di fatto,
alleggerendo il traffico regionale di 70mila camion all’anno”.

Lo ha detto oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture e
trasporti Graziano Pizzimenti dopo l’approvazione da parte del
Consiglio regionale della legge della legge 164 del 2022 inerente
“Disposizioni in materia di intermodalità”.

“La norma permette di superare i limiti imposti per i cosiddetti
aiuti di Stato perché favorisce la sostenibilità ambientale,
puntando sulla riduzione del traffico pesante sulla rete viaria
del Friuli Venezia Giulia e dell’impatto di quest’ultimo sul
territorio e in particolare nei centri abitati, dove il transito
degli autoarticolati causa rilevanti criticità non solo in ambito
ambientale – ha spiegato Pizzimenti -. Il passaggio dei mezzi
pesanti nei nelle aree urbane causa infatti un forte
deterioramento del manto stradale, la cui manutenzione ricade per
lo più sui Comuni, oltre ad aumentare il rischio di incidenti per
conducenti e pedoni”.

La sperimentazione avviata nel 2018 è stata giudicata come “best
practice” in sede europea, ottenendo il via libera della
Commissione europea affinché gli incentivi non vengano
considerati una forma di ‘aiuti di Stato’ a beneficio di privati.
“Secondo le proiezioni della Direzione centrale Infrastrutture,
il trasferimento dei flussi di trasporto al sistema ferroviario e
navale ha ridotto il numero di autocarri presente sulla rete
viaria e autostradale del Friuli Venezia Giulia, con un
abbattimento delle emissioni di monossido di carbonio nel 2020 di
30.421 tonnellate, di 517 tonnellate di anidride solforosa e di
19,4 tonnellate di particolato – ha rimarcato Pizzimenti -. Dati
che, pur essendo sicuramente influenzati dall’emergenza
pandemica, evidenziano una netta riduzione degli inquinanti, ma
anche un forte aumento di volume di traffico intermodale nei
porti della nostra regione e negli interporti di Pordenone e
Cervignano”.

L’assessore ha rimarcato che “questa norma, grazie alla
programmazione triennale, assicura alle imprese e alle
amministrazioni locali la possibilità di pianificare le proprie
attività offrendo un’alternativa al traffico su gomma tramite le
ferrovie, le vie navigabili interne e il trasporto marittimo a
corto raggio. Ambiti nei quali il Friuli Venezia Giulia fa da
apripista all’interno dell’Unione europea anche nell’ottica di
raggiungere gli obiettivi comunitari, ovvero la riduzione del 50
per cento del traffico dei mezzi pesanti dalla gomma ai binari e
alla navigazione entro il 2030 e il totale abbandono entro il
2050”.
ARC/MA/gg

Facebook