La Contesa Politica Attorno alla Direzione Generale
Roma, 21 gennaio 2024, 22:51 – In una mossa che ha scatenato una vivace discussione politica, il Teatro di Roma ha annunciato la nomina di Luca De Fusco come direttore generale. Una decisione che ha diviso le opinioni, con il Partito Democratico che critica aspramente e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, difendendo la scelta come “meritoria”.
L’Attacco del Pd e la Difesa del Ministro
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, non ha esitato a attaccare, sostenendo che la destra al potere ha l’ossessione di occupare solo poltrone. La nomina di De Fusco è stata bollata come un nuovo blitz dell’esecutivo Meloni sulla cultura. Tuttavia, Sangiuliano ha respinto queste accuse, definendo la scelta “meritoria” e sottolineando l’esperienza e l’orientamento politico passato di De Fusco nel partito socialista.
Le Diverse Prospettive sulla Nomina
Il vicepresidente del Teatro, Danilo Del Gaizo, indicato dalla Regione Lazio, ha difeso la decisione, affermando che la Fondazione non può funzionare senza un direttore generale e che De Fusco è un esperto con una lunga esperienza nel campo.
Le Critiche sulla Gestione Economica
Il presidente Francesco Siciliano ha sollevato preoccupazioni riguardo alle modalità della nomina, in particolare un “delega in bianco” assegnata a un componente del consiglio per definire i dettagli del contratto, incluso il compensi esorbitante di 150mila euro, triplicato rispetto al precedente incarico di De Fusco a Catania.
Reazioni del Mondo Artistico e Politico
Oltre venti artisti, tra cui Matteo Garrone, Lino Guanciale, Elio Germano e Maddalena Parise, hanno firmato una lettera di protesta, mentre il sindaco Roberto Gualtieri si prepara a impugnare la delibera in Parlamento. Mollicone, responsabile Cultura di Fratelli d’Italia, ha difeso la nomina come legittima, sottolineando le urgenze di bilancio.
Conclusione: Una Nomina Contestata
In mezzo a polemiche e accuse incrociate, la nomina di De Fusco al Teatro di Roma rimane al centro di una fervente disputa politica e culturale. Mentre le diverse parti continuano a esprimere le proprie opinioni, la Fondazione si trova al centro di una situazione intricata che potrebbe influenzare il futuro del Teatro e delle istituzioni culturali a Roma.