Dopo un litigio telefonico con l’ex compagna, l’uomo aveva lanciato sua figlia di 6 anni dal balcone per un’altezza di tre metri e aveva accoltellato suo figlio 14enne al collo.
La bambina era stata soccorsa dai sanitari del 118 e si trovava in condizioni gravissime, mentre suo fratello aveva ricevuto una prognosi di 15 giorni.
Dopo il lavoro nell’Ospedale “SS Annunziata”, è stato scelto di trasferirla nell’unità di terapia intensiva del Gemelli di Roma.
Da quanto appreso, l’Asl spiega che: dopo l’incessante lavoro di squadra del ‘trauma team’ ospedaliero e dell’unità di terapia intensiva, con il supporto della Direzione Medica del Presidio Ospedaliero Centrale, che ha portato alla risoluzione delle lesioni toraco-addominali e alla stabilizzazione dell’emodinamica, la paziente viene trasferita, accompagnata da medici, infermieri e mezzi del Presidio Ospedaliero “SS. Annunziata”, all’unità di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma per il trattamento definitivo delle lesioni”.