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Tamponi vip, Bardi tra gli indagati

Sull’edizione del Quotidiano del Sud di oggi, è stata pubblicata l’inchiesta del collega Leo Amato, che ha descritto come siano “indagati per peculato il governatore della Basilicata, Vito Bardi, due dei suoi assessori in carica, i leghisti Francesco Fanelli e Donatella Merra, il consigliere regionale Giovanni Vizziello (Lega) e l’ex assessore Gianni Rosa (FdI). Più dirigenti e collaboratori degli uffici regionali”.

I Fatti – secondo l’inchiesta – farebbero riferimento a quanto accaduto nel marzo del 2020, periodo dell’arrivo in Italia, di un all’epoca sconosciuto virus appartenente alla famiglia dei Coronavirus, che con il tempo avremmo imparato, nostro malgrado, a conoscere con il nome di  Covid-19 e con il quale, ormai, conviviamo da troppi anni.

In quel periodo, secondo quanto è emerso dall’avviso di proroga delle indagini notificato nei giorni scorsi ad una ventina di indagati, Bardi e gli altri, “si sarebbero accaparrati i pochi tamponi diagnostici all’epoca disponibili per ilCovid-19”.

Dell’esistenza di “una corsia privilegiata per l’accesso ai pochi tamponi disponibili – continuano sul Quotidiano del Sud – era già emersa dalle indagini sulla morte del giornalista potentino, Antonio Nicastro che aveva dovuto aspettare nove giorni, sebbene sintomatico, per essere sottoposto a tampone. Nel frattempo almeno in 34 lo avrebbero scavalcato, senza che agli atti vi fossero tracce di eventuali elementi giustificativi della necessità di ritenere tali accadimenti diagnostici prioritari rispetto quelli rivolti ad altri pazienti”.

L’avviso di proroga delle indagini – continua Amato – contiene nomi come Bardi, Fanelli, Merra, Rosa, più uno stretto collaboratore del governatore, Antonio Maiorano e altri dipendenti della presidenza della giunta e di almeno un paio di dipartimenti regionali.

Per la medesima ipotesi di reato, di peculato, sarebbero indagati anche l’ex capo ufficio stampa della giunta, Massimo Calenda, l’ex direttore regionale del dipartimento salute, Ernesto Esposito e il responsabile legislativo del gabinetto del governatore, Antonio Ferrara.

Il governatore Bardi, in una dichiarazione rilasciata all’ANSA, ha confermato la sua “completa disponibilità nei confronti degli inquirenti per fare chiarezza per una vicenda che mi addolora e che riguarda un periodo – quello della pandemia –  che ha segnato profondamente la mia vita”.

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