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Tagliamento: Scoccimarro, no a posizioni preconcette e speculative

Trieste, 22 mar – “Sul Tagliamento bisogna superare le criticità
del passato affrontando i problemi con responsabilità
amministrativa senza posizioni preconcette e speculative di una
certa politica. Il mio approccio e linea politica di mandato è
stato dal primo momento quello di trovare l’equilibrio tra
ambiente, salute ed economia, in accordo con il territorio e i
suoi rappresentanti, a maggior ragione se c’è pericolo per la
vita umana. Pur portando avanti un iter amministrativo avviato
dalla Giunta precedente, ho avviato il percorso del
riconoscimento MAB Unesco del Tagliamento perché è necessario
trovare una soluzione condivisa da tutti gli attori coinvolti,
superando conflittualità e divisioni storiche tra basso e medio
corso”.

L’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile, Fabio Scoccimarro ha espresso il suo pensiero nel
corso della IV Commissione consiliare nel corso della quale sono
stati uditi i sindaci del bacino del Tagliamento.

“Come già ricordato – così l’assessore -, la Regione ha profuso
in questi anni un impegno intenso per proseguire nella messa in
sicurezza del basso corso del Tagliamento utilizzando i
finanziamenti che originariamente erano stati stanziati per le
casse di espansione: nei primi giorni di aprile saranno
consegnati i lavori di diaframmatura delle arginature a difesa di
Gorgo di Latisana, per i quali sono stanziati 11 milioni di euro.
Per quanto riguarda il ponte di Latisana, individuato quale
criticità idraulica dall’Autorità di bacino, sono allo studio –
ha reso noto Scoccimarro – più soluzioni che, nei prossimi mesi
saranno presentate in particolare alle amministrazioni comunali
di Latisana e San Michele al Tagliamento. L’opera può contare su
18 milioni di euro. Infine buona parte dei lavori di
diaframmatura a Latisana sono stati completati mentre quelli
nella zona di Ronchis saranno realizzati nel corso del 2022. Per
il rialzo e la diaframmatura del tratto terminale ci sono a
disposizione 9 milioni di euro”.

Dopo aver ribadito la cancellazione definitiva delle casse di
espansione nel corso della Conferenza istituzionale permanente
dell’Autorità di bacino del distretto delle Alpi Orientali
“correggendo un errore materiale presente nel Piano approvato lo
scorso dicembre 2021 – ha detto Scoccimarro -, resta il tema
dell’opera nel medio corso che il piano individua nell’ipotesi
concettuale del ponte-traversa a Pinzano che vede la netta
contrarietà da parte di 22 sindaci, la quale impone il confronto
che la Regione ha avviato e che si basa sulla consapevolezza
delle responsabilità delle proprie azioni. Ricordo che l’Autorità
di bacino ha recepito quanto redatto dal Laboratorio Tagliamento,
del quale facevano parte i sindaci di tutto il corso del fiume e
i professionisti da loro delegati”.

“Confidiamo che eventi come quelli del 1966 non si verifichino
più, anche se con la tempesta Vaia abbiamo rischiato molto – ha
concluso Scoccimarro -. Mi sono impegnato (a Colloredo di Monte
Albano) di verificare con Autorità di distretto e i sindaci, in
presenza di nuove proposte, il miglioramento del documento del
Laboratorio Tagliamento. Quanto al ponte-traversa di Pinzano solo
uno studio progettuale a oggi inesistente potrà dire se l’opera
del medio corso sia realizzabile e sia efficace. Anch’io ho dei
dubbi e vanno verificati. Non ci si può più limitare soltanto a
dire di no”.
ARC/Com/pph

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