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Servizi educativi estivi del Comune di Bologna – Per FP CGIL, CISL FP E UIL FPL di Bologna, nessun pregiudizio ma la necessità di garantire la sicurezza di operatori e bambini

Oggi 22 giugno 2020 si è svolto l’incontro tra Amministrazione e Sindacati a seguito dell’intenzione comunicata nei giorni scorsi dal Comune di Bologna e riportata dalla stampa locale, dell’apertura dei servizi educativi estivi nel mese di luglio.

A seguito di tale comunicazione FP CGIL, CISL FP E UIL FPL hanno evidenziato che le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, non si oppongono all’apertura dei servizi, ma chiedono e pretendono che tali servizi siano organizzati con modalità chiare e condivise e con tutte le garanzie e le dotazioni necessarie che consentano di svolgere l’attività in piena sicurezza per loro, per i bambini e le loro famiglie.

Le principali preoccupazioni segnalate all’Amministrazione nel confronto di oggi, riguardano il rapporto numerico giornaliero educatore/bambino 1:5 ritenuto, per il tipo di utenza, inadeguato, così come inadeguato viene considerato il rapporto numerico giornaliero di 1:15 tra collaboratore/bambino, tenuto conto che i collaboratori impiegati nel servizio sono anche addetti alla preparazione dei pasti.

Occorrono precise indicazioni sulle così dette “bolle” (delimitazione degli spazi), sulla dotazione di presidi e Dispositivi di Protezione Individuale per operatori e utenza (bambini) e la predisposizione di controlli sistematici e costanti che tengano monitorati gli effetti dell’apertura dei servizi sulla possibilità di ripresa del contagio.

L’Amministrazione ha illustrato le modalità con le quali intende offrire il servizio alla città, assicurando che il protocollo sanitario di sicurezza sarà redatto e condiviso con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), le Organizzazioni Sindacali rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori, il Responsabile della sicurezza individuato dal Comune di Bologna, il datore di lavoro (la direttrice), nell’ottica di dare risposta a tutte le preoccupazioni da noi rappresentate.

Inoltre, l’Amministrazione, seppur in ritardo e con tempi stringenti, coinvolgerà tutti i dipendenti interessati, nella progettazione del servizio per le tre settimane di luglio e per il prossimo anno scolastico.

Come FP CGIL, CISL FP E UIL FPL intendiamo infine sottolineare che non esiste e non è mai esistita una contrapposizione e un pregiudizio alla riapertura di un servizio così necessario e delicato alla città ma abbiamo sempre rimarcato la necessità di farlo con il dovuto coinvolgimento utile garantire una organizzazione adeguata e la sicurezza degli operatori, dei bambini e delle loro famiglie.

Nonostante il rammarico nei confronti dell’Amministrazione per non aver utilizzato i 4 mesi di disposta chiusura per ragionare e condividere le modalità di riapertura di un servizio così necessario e delicato, evitando così di doverlo fare oggi con urgenza e poco tempo a disposizione, daremo, come sempre, il nostro contributo per chiarire gli aspetti che nell’incontro di oggi sono rimasti sospesi, auspicando inoltre, come da nostra richiesta che si chiuda il confronto in città metropolitana sul protocollo sicurezza che dovrà considerare il servizio rivolto ai bambini 9/36 mesi.

Per FP Gladys Ghini

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