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Segre: “Sì al governo giallorosso”

La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta allo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, ha votato sì per il nuovo governo Pd-5 Stelle.

Liliana Segre ha 89 anni ed è senatrice a vita. È una dei pochi sopravvissuti a quello che fu lo sterminio degli ebrei per mano del nazi-fascismo durante le Seconda guerra mondiale.

Oggi, in veste di senatrice, dice sì al governo giallo-rosso e spiega perché. “Mi accingo a esprimere fiduciosa la fiducia a questo governo. Ho vissuto sulla mia pelle l’intolleranza e l’odio e so la facilità di passare dalle parole ai fatti. Mi hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero; per questo un mondo in cui chi salva vite viene osteggiato mi pare proprio un mondo rovesciato”.

Ovviamente al centro del suo discorso c’è Matteo Salvini: “Mi hanno preoccupato i numerosi episodi susseguitisi durante l’ultimo anno che mi hanno fatto temere un imbarbarimento con casi di razzismo trattati con indulgenza, la diffusione dei linguaggi di odio. Anche con l’utilizzo di simboli religiosi in modo farsesco e pericoloso, un revival del ‘gott mit uns’. A me fanno questo effetto, forse solo a me in quest’aula. La politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce, non danneggia solo coloro che vengono scelti come bersaglio, ma incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio. L’odio si diffonde e questo è anche un po’ più pericoloso. (…) Vorrei che questo governo non nascesse dalla consapevolezza di uno scampato pericolo, dal senso di sollievo dopo che si è giunti sull’orlo di un precipizio e ci si ritrae in tempo. Occorre ripristinare un terreno di valori condiviso nella difesa costante della democrazia e dei principi di solidarietà nati dalla Costituzione e dalla Resistenza”.

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