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Seconda edizione del progetto Free Life per proteggere le vittime di tratta

È partito oggi a Villa Umbra il progetto Free Life 2, per incrementare l’efficacia del sistema regionale di protezione sociale delle vittime di tratta.

L’obiettivo del progetto “Free Life 2 – Fuori dal rischio emarginazione ed esclusione liberi insieme favorendo l’emersione” è di “incrementare l’efficacia e l’efficienza del sistema regionale di presa in carico e di protezione sociale delle vittime di tratta”. Per raggiungere lo scopo si vuole coinvolgere in maniera sempre maggiore gli enti territoriali, tentando anche azioni innovative sia per la repressione sia per la prevenzione dello sfruttamento, con particolare attenzione alla protezione della vittima. Free Life 2, seconda edizione del progetto “Free Life”, è partito oggi a Villa Umbra. L’iniziativa è finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e realizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è promosso dalla Regione Umbria in partenariato con Associazione di Volontariato San Martino, Borgorete Coop. Soc., Istituto Artigianelli Crispolti, Arcisolidarietà Ora d’Aria.

Il percorso formativo “Free Life 2” consiste in sette giornate gratuite, tra novembre 2018 e febbraio 2019, e vuole mettere in aula tutte le istituzioni firmatarie del protocollo promosso dalla Regione per la definizione di linee guida operative interistituzionali. “Siamo giunti alla seconda edizione del progetto ‘Free Life’ grazie all’impegno della Regione Umbria con investimenti rilevanti, oltre 1 milione e 200mila euro in quattro anni”, ha detto Walter Orlandi, direttore regionale Salute, Welfare, Organizzazione e risorse umane. “Il punto di forza del progetto è il coinvolgimento di tutte le Istituzioni che si occupano della protezione delle vittime di tratta e della repressione dello sfruttamento degli esseri umani. Una sinergia interistituzionale per elaborare linee guida e costruire un approccio coordinato volto a contrastare un fenomeno che lede fortemente la dignità umana”, ha aggiunto.

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