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Scandalo Università: sette docenti ai domiciliari con l’accusa di corruzione

Arresti in tutta Italia, a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza.

Sette i docenti agli arresti domiciliari, ventidue docenti interdetti per un anno dall’insegnamento accademico e centocinquantanove indagati, tra i quali anche Augusto Fantozzi, ministro nei governi Dini e Prodi dal 1995 al 1998. Inoltre centocinquanta perquisizioni. Questo è il bilancio dell’inchiesta, denominata “Chiamata alle Armi”, condotta dalla Guardia di Finanza in tutta Italia e coordinata dalla Procura di Firenze. L’accusa è di corruzione. I docenti si sarebbero suddivisi le abilitazioni all’insegnamento secondo logiche di “spartizione territoriale e reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi”. Così si legge nella nota della Guardia di Finanza.

L’episodio da cui è nata l’indagine

Tutto è scaturito a Firenze. Un ricercatore sarebbe stato costretto a ritirare la propria partecipazione ad un concorso per favorire un altro ricercatore. Quest’ultimo, secondo la nota della Finanza, “in possesso” di un profilo curriculare decisamente inferiore”. In cambio “il ritirato” avrebbe ricevuto la promessa di essere “ricompensato” in un’altra occasione. Il ricercatore però non ha accettato tale proposta e si è recato a denunciare il gravissimo fatto.

Gli indagati

I docenti implicati fanno parte del ramo di Diritto tributario. Come si è detto, l’ex ministro Fantozzi è stato indagato ma non interdetto dall’insegnamento. Tra gli arrestati compare anche Giuseppe Zizzo, un tributarista milanese. L’avvocato possiede uno studio a Milano in zona Conciliazione. Inoltre è professore ordinario di diritto tributario all’Università Liuc di Castellanza (Varese). Gli altri docenti finiti ai domiciliari sono Gugliemo Fransoni (Università di Lecce), Fabrizio Amatucci (Seconda Università di Napoli), Alessandro Giovannini (Università di Siena). Poi ancora, Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano Di Pietro (Università di Bologna) e Valerio Ficari (Università di Sassari).

 

 

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