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Sanità Milano, corruzione per la fornitura di protesi ortopediche: 6 arresti

6 tra medici e primari agli arresti domiciliari e un imprenditore in carcere per corruzione relativa alla fornitura di protesi ortopediche.

L’indagine che un anno fa aveva portato all’arresto del primario dell’ospedale Pini-Cto, Norberto Confalonieri, ha dato il via ad una nuova indagine capeggiata dai procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella che ha portato all’arresto di 5 medici, due del Galeazzi, due primari dell’ospedale Pini di Milano e un direttore sanitario, tutti agli arresti domiciliari e un imprenditore che è finito direttamente in carcere. L’accusa è di corruzione in particolare relativa alle forniture di protesi ortopediche.

Le persone destinatarie del provvedimento degli arresti domiciliari firmato dal gip Teresa De Pascale sono, per l’Istituto Ortopedico Pini-Cto, Paola Navone, direttore sanitario, Giorgio Maria Calori, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Ortopedica Riparativa e Carmine Cucciniello direttore dell’Unità di ortopedia Correttiva. Per il Galeazzi, Lorenzo Drago direttore laboratorio analisi e Carlo Luca Romanò responsabile di chirurgia ricostruttiva. Tommaso Brenicci, titolare di una società di Monza specializzate nel settore sanitario è invece finito in carcere.

L’indagine è partita dall’arresto, risalente all’anno scorso, di Norberto Confalonieri, ortopedico del Pini-Cto, accusato di avere fatto accordi e di aver favorito due multinazionali nella fornitura di protesi in cambio di un compenso e di avere effettuato interventi inutili per assecondare gli interessi delle due aziende.

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