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Salute: telemedicina in carcere per aiutare adulti fragili e minori

Alta l’attenzione per problemi di salute mentale e dipendenze

Trieste, 25 mag – È sempre alta l’attenzione della Regione per
garantire un corretto e dignitoso trattamento, in ambito
penitenziario, a detenuti e internati fragili e a minorenni
sottoposti a procedimento penale, assicurando al contempo la
migliore efficacia delle misure di sicurezza, senza gravare sul
personale carcerario. Previsto, tra gli altri interventi, un
ulteriore sviluppo della telemedicina in detenzione per le
persone ristrette con bisogni complessi e con problematiche di
salute mentale e dipendenza.

Lo ha comunicato questa mattina il vicegovernatore con delega
alla Salute, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata
in sede di Consiglio regionale.

Entrando nel dettaglio, l’esponente dell’Esecutivo ha
sottolineato come questo monitoraggio abbia il suo cuore
nell’Osservatorio permanente della sanità penitenziaria.
L’organo, composto da rappresentanti di Regione, giustizia
minorile e amministrazione penitenziaria, si riunisce più volte
all’anno per discutere ordini del giorno che spesso riguardano
proprio la salute psichica dei detenuti e le misure da adottare
per migliorare le loro condizioni.

Una recente riunione, del 22 marzo scorso, si è occupata nello
specifico di criticità relative all’assistenza di persone con
problemi di salute mentale e dipendenze negli istituti
penitenziari del Friuli Venezia Giulia; vi hanno preso parte i
referenti dei Dipartimenti delle dipendenze di salute mentale
delle aziende sanitarie regionali.

Lo stesso Osservatorio ha previsto ulteriori riunioni per
affrontare in maniera costante e monitorare in modo concreto i
problemi di salute mentale e di dipendenza che possono insorgere
all’interno delle diverse case circondariali, anche attuando
progetti specifici basati sulla persona, con metodologie di
lavoro caratterizzate da interdisciplinarietà e
multiprofessionalità.

Il vicepresidente con delega la Salute ha infine ricordato che le
aziende regionali attuano un costante monitoraggio degli eventi
suicidiari negli istituti penitenziari; in questo delicato ambito
è continua la formazione degli operatori. I temi di salute
mentale e dipendenze in ambito carcerario sono affrontati pure
all’interno delle linee annuali per la gestione del servizio
sanitario regionale che prevede una particolare attenzione da
porre alla gestione della salute dei detenuti con bisogni
complessi.
ARC/PT/ma

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