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Salute: Riccardi, nessun atto ha mai previsto la fusione Burlo-Asugi

Per il vicegovernatore non esiste nemmeno ipotesi

Trieste, 21 giu – “Le amministrazioni parlano per atti che sono
molto chiari. Le opinioni espresse in un convegno non possono
certo determinare la fusione tra il Burlo e l’Asugi che,
eventualmente, andrebbe comunque approvata dallo stesso Consiglio
regionale. Ipotesi che finora nessuna forza politica ha mai
proposto e che le deliberazioni prese nel tempo da diverse
istituzioni di questa Regione smentiscono in modo categorico
andando nel verso opposto”.

Lo ha sostenuto questa mattina a Trieste il vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo in Consiglio
regionale a una interrogazione a risposta immediata.

Riccardi ha citato in modo puntuale alcuni atti. “La legge
regionale 27 del 2018, che delinea l’assetto istituzionale e
organizzativo del sistema sanitario regionale, conferma che il
Burlo è un ente autonomo dotato di personalità giuridica e di
diritto pubblico. Una norma – ha aggiunto Riccardi – che può
essere modificata solo dal Consiglio regionale. All’art. 3 si
precisa inoltre che il servizio sanitario è composto anche
dall’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo
Garofolo di Trieste”.

“Con la legge 22 del 2019, che ha completato la riforma del
sistema sanitario regionale, il Burlo viene qualificato come
presidio ospedaliero specializzato nell’area materno-infantile,
viene potenziato il ruolo di hub per il territorio regionale
attribuendo a questo istituto – ha specificato il vicegovernatore
– le funzioni ospedaliere dell’area materno-infantile
relativamente a pediatria, ostetricia e ginecologia per il
territorio di competenza di Asugi, da svolgersi oltre che presso
la sede di Trieste, anche nei presidi ospedalieri di Gorizia e
Monfalcone”.

“Relativamente ai riconoscimenti ministeriali – ha aggiunto – il
Burlo è soggetto a una verifica periodica per la conferma della
qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
(Irccs). Il Dm dell’ottobre 2020, adottato d’intesa con il
presidente della Regione, conferma infatti nella disciplina
materno-infantile il carattere scientifico del Burlo”.

Nel corso del suo intervento Riccardi ha citato anche la Dgr 1965
del 23 dicembre 2021. “Quando vengono definite le funzioni dei
livelli assistenziali – ha spiegato -, per sviluppare
ulteriormente il ruolo di riferimento in area materno-infantile
vengono assegnate al Burlo le seguenti nuove funzioni: il centro
malattie rare pediatriche, le terapie cellulari e infettive, la
terapia fisica e di riabilitazione, la psicologia clinica, la
preservazione della fertilità, ostetricia e ginecologia e
pediatria di Monfalcone viene confermata”.

“Con il Dgr 1608 dell’ottobre 2021, che definisce lo schema di
protocollo di intesa tra la Regione e le Università di Udine e di
Trieste per lo svolgimento delle attività assistenziali di
didattica e ricerca, è previsto l’esclusivo svolgimento
dell’attività integrata del servizio sanitario regionale, oltre
che presso Asugi e Asufc, anche presso il Burlo”.

“In merito poi alle cure palliative pediatriche e alle terapie
del dolore, un decreto della Direzione centrale – la 1345 del
2019 – stabilisce che il Burlo sia centro specialistico di
riferimento per le cure palliative in ambito neonatale e
pediatrico”.

In conclusione il vicegovernatore ha snocciolato anche alcune
dotazioni di carattere finanziario. “La legge regionale 24 del
dicembre 2021 ha previsto uno stanziamento di 800mila euro per la
realizzazione di un cento residenziale di cure palliative
pediatriche, mentre con la Dgr 1734 del 20 novembre 2020 è stato
concesso al Burlo un finanziamento di 7 milioni di euro e 235mila
euro per l’acquisizione e la sistemazione del comprensorio San
Giuseppe per garantire le condizioni determinanti la funzionalità
dell’istituto”.

“Infine – ha concluso – con la Dgr 1257 del 2 agosto 2021 sono
stati affidati all’istituto 150mila euro per le preparazioni
galeniche magistrali per l’olio di cannabis”.
ARC/RT/pph

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