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Salute: Riccardi, investimenti e innovazione tecnologica per montagna

Incontro in Consiglio comunale a Ovaro

Trieste, 21 giu – “Quello di Tolmezzo rappresenta per
l’Amministrazione regionale un ospedale strategico perché copre
un territorio di montagna a cui deve essere garantito un presidio
importante e per questo sono previsti investimenti sulla
struttura per 38 milioni di euro”.
Lo ha detto ieri sera a Ovaro il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, durante la seduta di Consiglio
comunale presieduta dal sindaco Lino Not e dedicata ai temi della
sanità.
Come ha ricordato il vicegovernatore, l’obiettivo della Regione è
quello di realizzare dei modelli organizzativi diversi investendo
nei territori marginali come la montagna. Una fase riformatrice
avviata all’inizio del 2020 ma subito frenata dall’emergenza
pandemica che ha rallentato i processi di cambiamento
programmati.
Una sottolineatura particolare Riccardi l’ha fatta
sull’innovazione tecnologica e i progetti per la telemedicina,
alcuni di questi in fase di realizzazione molto avanzata e che,
non appena terminate le sperimentazioni in atto, verranno erogati
come servizio ai cittadini. Per quel che riguarda il fascicolo
sanitario elettronico personale, l’esponente della Giunta
regionale ha affermato che quello realizzato dal Sistema
sanitario del Friuli Venezia Giulia è risultato essere uno dei
migliori a livello nazionale.
Relativamente al problema della mancanza di personale medico e
infermieristico il vicegovernatore è stato perentorio nel
rimarcare come la competenza sulle regole delle politiche del
personale, compresa una parte della quota accessoria stipendiale,
sia in carico allo Stato centrale. Ribadito questo, “le Regioni
tutte insieme hanno presentato al Governo un documento di 40
pagine sull’utilizzo degli specializzandi e di nuovi meccanismi
retributivi di incentivazione per i professionisti”.
Infine Riccardi, ribadendo la necessità di procedere con
l’applicazione della riforma rivolta al rafforzamento dei servizi
territoriali, ha concluso dicendo che il costo di un eventuale
mancato compimento di questo cambiamento potrebbe determinare
l’indebolimento della sanità pubblica, con il rischio di
penalizzare le fasce economicamente più deboli della popolazione.
“Una conseguenza che bisogna contrastare con tutte le forze”.
ARC/GG/pph

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