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Salute: Riccardi, auspico lealtà pur nella diversità delle posizioni

Lo ha ricordato il vicegovernatore rispondendo in Aula a mozione
su sanità pubblica

Trieste, 14 lug – “Rispetto le petizioni e chi le ha firmate
così come ritengo che la partecipazione dei cittadini sui temi
della salute sia sacra, ma serve lealtà e una tregua sulle
questioni rilevanti nel rispetto delle diversità delle posizioni.
Auspico vi sia una stagione nuova dalla prossima legislatura dove
chi governerà potrà trovare interlocuzioni forti facendo tesoro
della lezione di Gianpiero Fasola, Giorgio Matassi e Roberto
Molinaro”.

Lo ha affermato durante la discussione sulla mozione “per una
sanità pubblica di qualità, partecipata e condivisa”, bocciata
dal Consiglio regionale, il vicegovernatore con delega alla
Salute del Fvg, Riccardo Riccardi.

Sulla narrazione della privatizzazione della sanità, Riccardi ha
riferito come gli indicatori evidenziano il contrario “poichè la
nostra regione è fra le del nostro Paese su questo fronte”.

Sulla partecipazione, Riccardi ha invece ricordato come nel
sistema istituzionale sanitario nazionale e regionale delineato
dalla normativa vigente le istanze della popolazione trovano
adeguata garanzia per mezzo degli organi degli Enti locali che
sono chiamati a rappresentare i propri cittadini all’interno
degli strumenti partecipativi predisposti dalla normativa.
Nell’ambito della programmazione sanitaria e socio-sanitaria
regionale, i sindaci e i Comuni hanno a disposizione appositi
strumenti partecipativi.

Nell’essere certo della necessità di un processo democratico
inerente le scelte che impattano sulla comunità, Riccardi si è
detto convinto “che il nostro compito è quello di lasciare
l’attuazione della programmazione sugli standard a chi ne ha le
competenze”.

Quanto alla fuga dal pubblico, Riccardi ha rimarcato come si
tratti di un fenomeno che riguarda l’Europa e pesantemente il
nostro Paese. “La limitata competenza professionale con la fuga
da determinate specialità – ha indicato – è la conseguenza
dell’incapacità del Governo centrale di assumere decisioni su
politiche del personale, compreso l’elemento della retribuzione.
E’ necessario avere chiaro il quadro e riconoscere in modo leale
le condizioni attuali. Con la collaborazione di tutti si potrà
percorrere la strada del cambiamento necessario. Diversamente, a
pagare sarà il cittadino”.

Il vicegovernatore ha poi ricordato gli investimenti di questa
legislatura pari a 750milioni di euro rispetto ai 200milioni di
quella precedente, mentre sui lavori di ristrutturazione
dell’ospedale di Cattinara Riccardi ha evidenziato come al di là
del cronoprogramma “che auspico venga rispettato, ci sono
elementi variabili, come l’aumento dei prezzi delle materie
prime, di cui tenere conto”. E poi ancora sulla programmazione
della case di comunità, Riccardi ha ribadito si tratti di un
contratto definito del Governo centrale.
ARC/LP/al

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