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Salute: Regione, a Cattinara nuovo Covid hospital

Altri 68 milioni per ristrutturazione ospedale e realizzazione
nuovo Burlo Garofolo

Trieste, 19 mag – Oggi la Giunta regionale ha determinato una
revisione dell’Accordo di programma – nel quale sono inseriti gli
ospedali di Trieste, Udine e Pordenone – la cui parte finanziaria
passa da 437 a 505 milioni di euro e mette quindi a disposizione
del progetto di ristrutturazione dell’Ospedale di Cattinara e la
realizzazione del nuovo Burlo Garofolo ulteriori 68 milioni
aggiuntivi, in attesa di conoscere il definitivo quadro economico
finalizzato a dotare la struttura anche di un nuovo Covid
hospital.

Ne ha dato notizia oggi in sede di Commissione III del Consiglio
regionale il vicegovernatore con delega alla Salute durante
l’audizione dei vertici amministrativi e tecnici dell’Azienda
sanitaria universitaria Giuliano Isontina e dell’Irccs materno
infantile Burlo Garofolo in ordine al progetto complessivo che
comprende la ristrutturazione delle torri di degenza
dell’Ospedale di Cattinara, la realizzazione della terza torre,
la costruzione della nuova sede del nosocomio materno infantile e
una serie di attività complementari a queste funzioni (parcheggi,
urbanizzazioni, laboratori), oltre al progetto del Covid hospital
dedicato in chiave futura alle pandemie.

Come ha spiegato il vicegovernatore, proprio in relazione
all’inserimento nel progetto complessivo di quest’ultima
struttura – la cui esigenza è emersa nel corso dell’emergenza
sanitaria generata dal Covid -, il codice dei contratti consente
all’Amministrazione regionale di apportare delle modifiche
aggiuntive con la previsione di nuovi interventi.

In riferimento alle risorse regionali allocate per l’opera,
l’esponente della Giunta ha ricordato i circa 30 milioni in più
necessari per ottenere l’autorizzazione della Commissione sismica
che ha consentito di determinare l’approvazione definitiva del
progetto, la quale – di fatto – ha dato il via all’apertura del
cantiere.

In tale contesto, il vicegovernatore ha rimarcato la complessità
dell’opera pubblica Cattinara-Burlo, che è stata gestita
dall’Amministrazione senza voler ripartire da zero, evitando in
questo modo il rischio di traguardare i lavori tra una trentina
d’anni. Quattro quindi gli obiettivi prefissi dalla Giunta in
carica: la garanzia di prosecuzione delle attività di cura nel
corso dei lavori, un ospedale di Cattinara moderno e funzionale
adeguato ai nuovi standard, il nuovo Burlo con spazi utili a
garantire un futuro coerente con la sua specificità e la sua
eccellenza scientifica e, infine, dare una risposta alle esigenze
organizzative, mediche e sanitarie emerse con la pandemia
realizzando un Covid hospital.

Il tutto prendendo in mano una situazione complicata che partiva
dalla risoluzione del contratto d’appalto per inadempienze del
contraente e riuscendo a riaprire il cantiere lo scorso febbraio
con l’avvio della fase 1 dei lavori.

Infine, in merito alle questioni afferenti all’impatto ambientale
dell’opera, il vicegovernatore ha fatto presente che –
nell’impossibilità oggettiva e progettuale di eliminare
l’intervento sull’attuale area verde a causa di un’approvazione
risalente al 2014 – a lavori finiti il numero di alberi sarà di
sei volte superiore a quello attuale (da 536 a 3.365).
ARC/GG/ma

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