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Salute: Fedriga: riforma sanità Fvg ha anticipato linee Pnrr

Riccardi, oltre 51 mln di interventi in Ambito Collio-Alto Isonzo
Gorizia, 24 mar – “L’organizzazione che abbiamo in mente è
finalizzata a favorire la domiciliarità, affinché i cittadini
ricevano le cure più appropriate. In questo la riforma sanitaria
regionale iniziata nel 2019, che ha puntato fortemente sui
servizi territoriali, è stata antesignana delle linee di
indirizzo del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Lo ha detto oggi a Gorizia il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso dell’illustrazione degli
interventi sulla sanità previsti nell’Ambito territoriale
Collio-Alto Isonzo.
Affiancato dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, Fedriga ha sottolineato come le opere previste
rappresentino una visione di medio periodo in quanto la loro
realizzazione sarà raggiunta dopo la conclusione della
legislatura.
“Si tratta di scelte – ha spiegato il governatore – che guardano
alla qualità dei servizi erogati ai cittadini e che consegneranno
loro una sanità efficiente capillarmente presente sul territorio.
Una decisione che abbiamo intrapreso senza essere condizionati
dal pensiero di chi sarà a tagliare il nastro inaugurale”.
Da parte sua Riccardi è entrato nel dettaglio dei progetti,
partendo da un dato complessivo. Quello della somma delle risorse
previste per gli interventi edili ed impiantistici: 43.103.858
euro su Gorizia e 8.154.584 su Cormons, per un valore totale di
51.258.442 che è suddiviso per tipologia di intervento (Pnrr,
Programmazione regionale e Piano di riorganizzazione della rete
ospedaliera).
Relativamente al Pnrr è previsto il recupero dell’edificio del
Distretto sanitario che a Cormons ospiterà la Casa di comunità e
l’Ospedale di comunità (20 posti letto). Su Gorizia l’intervento
verrà effettuato nell’ex Pneumologico dove troveranno sede: la
Casa di comunità, la Centrale operativa territoriale e l’Ospedale
di comunità. Come ha ricordato Riccardi questo significherà la
presenza di medici di medicina generale, pediatri di libera
scelta, i servizi specialistici territoriali, l’hospice (con 10
posti letto), i post acuti (15 posti letto), Cup, palestra per la
riabilitazione e Usca.
A conferma che la visione dell’Amministrazione mira a una sanità
del territorio che curi in un regime domiciliarità, quando
possibile, i pazienti, il vicegovernatore ha ricordato i 222
milioni investiti sotto questa voce dall’attuale Giunta, di cui
oltre 75 di fondi regionali. “Che rappresentano – ha aggiunto –
un deciso cambio di rotta rispetto ai 22 investiti nella
legislatura precedente”.
Strategico anche l’obiettivo della telemedicina, in un’ottica di
costante monitoraggio delle cronicità per prevenire gli
aggravamenti e gli eventi avversi.
Da rilevare, infine, sull’Ospedale di Gorizia: le opere per
l’allargamento del Pronto Soccorso e il potenziamento dell’area
di Terapia intensiva cardiologica.
ARC/GG/al

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