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Salute e infanzia: a Genova il primo convegno su Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare

“Scuola in Ospedale, Istruzione Domiciliare” è il titolo del convegno che si è tenuto oggi pomeriggio presso la sede genovese dell’Istituto Nautico San Giorgio, in Calata Darsena. Organizzato da Ufficio Scolastico RegionaleComune di Genova IRCCS Gaslini, il convegno ha messo a confronto numerosi rappresentanti del mondo scolastico, sanitario e istituzionale sul tema fondamentale della Scuola in Ospedale e dell’Istruzione Domiciliare.

 

Si tratta di due servizi fondamentali per garantire la continuità scolastica degli studenti ricoverati e di due realtà talvolta poco conosciute, ma esiziali per tutelare e garantire il percorso educativo di quei ragazzi che si trovano in difficoltà a causa di varie patologie. In particolare, la Scuola in Ospedale riconosce il diritto a bambini e ragazzi ricoverati di apprendere in ospedale nonostante la malattia e garantisce la continuità degli studi. Scopo principale del servizio, svolto con i degenti in età scolare che si trovano ricoverati in ospedale, è di aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il proprio ambiente di vita scolastico.

 

Genova e la Liguria sono un modello nazionale per la fornitura di questo servizio, erogato in particolare all’interno dell’IRCCS Gaslini grazie a un organico di 40 docenti che coprono tutti i livelli di istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di II grado. Per quanto riguarda il servizio di Istruzione Domiciliare, può essere destinato a studenti di ogni ordine e grado sottoposti a terapie domiciliari che ne impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni, anche non continuativi. Il convegno è stato introdotto dai saluti dei rappresentanti istituzionali nazionali e locali.

 

Dopo il messaggio di benvenuto del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Antimo Ponticiello, a prendere la parola sono stati il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti, l’assessore comunale all’Istruzione Marta Brusoni, l’assessore alla Scuola della Regione Liguria Simona Ferro e l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola.

 

«Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha posto in cima alle sue priorità la Scuola in Ospedale che costituisce uno dei modelli di eccellenza del sistema nazionale di istruzione e si configura come un vero e proprio laboratorio di ricerca e innovazione, il Gaslini di Genova ne è un esempio – dichiara il sottosegretario Paola Frassinetti – I servizi di Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare sono al centro di un sistema che promuove la tutela globale del bambino che viene preso in carico secondo il principio dell’alleanza terapeutica, come titolare di diritti e beneficiario di garanzie. Altra valenza fondamentale della Scuola in Ospedale è quella inclusiva che si fa carico di uno dei bisogni speciali più gravi, quello della malattia. In questi anni si è rilevato, infatti, che le richieste di presa in carico di alunni ospedalizzati e di progetti di istruzione domiciliare risultano in continuo aumento. Vista la complessità del ruolo del docente ospedaliero, che sviluppa costantemente la sua azione professionale nel contesto in cui opera e considerate le esigenze peculiari dei singoli alunni ospedalizzati, è necessario prevedere percorsi di formazione continua», conclude il sottosegretario.

 

«Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare sono due eccellenze del sistema scolastico e sanitario del nostro Paese su cui è importante accendere i riflettori per farle conoscere meglio a tutti i cittadini – afferma l’assessore comunale all’Istruzione Marta Brusoni – Dietro e dentro a questi servizi così preziosi per la comunità ci sono, soltanto a Genova e in Liguria, centinaia di docenti e migliaia di bambini e ragazzi che, rispettivamente, forniscono ed usufruiscono di un servizio fondamentale per garantire la continuità didattica dei giovani e giovanissimi ricoverati in ospedale o costretti a stare a casa per motivi di salute. Il nostro impegno come istituzioni dev’essere quelli di sostenere con sempre più convinzione e risorse questi due servizi che garantiscono il diritto all’istruzione dei più piccoli anche durante il periodo di ricovero o di cura, consentendo loro di beneficiare di un percorso didattico personalizzato che li aiuta a proseguire gli studi, contribuendo anche a superare le proprie difficoltà di salute. Il mio plauso – prosegue Brusoni – va innanzitutto tutti i docenti che con generosità, dedizione e spirito di servizio, lavorano ogni giorno a fianco dei ragazzi e dei bimbi che soffrono, ma anche a strutture sanitarie di eccellenza come il Gaslini, un ospedale che è l’orgoglio di Genova nel mondo e che per primo, in Italia, ha consentito ai docenti di fare lezione ai piccoli degenti. Infine – conclude l’assessore – un ringraziamento speciale all’Ufficio Scolastico Regionale per avere organizzato questo importante convegno da cui emerge uno spaccato significativo dello straordinario lavoro quotidiano di tutti gli attori operanti nel mondo della scuola».

 

«Inclusione e diritto allo studio sono temi a me particolarmente cari e l’obiettivo di tutte le istituzioni è quello di garantire ai più giovani questi diritti – sottolinea l’assessore alla Scuola della Regione Liguria Simona Ferro – La Scuola in Ospedale è diventata, negli anni, una struttura con una sua precisa identità, facilmente riconoscibile e realmente integrata. Oggi possiamo guardare fiduciosi alla risoluzione di una criticità, dando concretezza ad una tema a lungo dibattuto. Con questo evento vogliamo dare un segnale forte, aprendo una finestra su un sistema che dà e darà grandi risposte e soluzioni a tanti ragazzi che non possono beneficiare della ordinaria didattica a scuola».

 

«Un convegno organizzato con le varie autorità locali su Scuola in Ospedale e Istruzione domiciliare, due eccellenze in una Regione che ha una comunità scolastica inclusiva pronta a declinare il diritto allo studio per tutti, anche per chi attraversa un periodo particolare legato alla malattia – spiega il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Antimo Ponticiello – Questo progetto va avanti da più di 10 anni con numeri significativi e una verticalizzazione che va dalla scuola dell’infanzia a quelle secondarie di II grado, grazie alla preziosa collaborazione della direzione dell’IRCCS Gaslini, del CNR e di tutti gli altri partner del progetto».

 

Il convegno è entrato nel vivo con il panel “Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare: continuità didattica”: relatori Roberto Galuffo (SiO Liguria), Maria Grazia Corradini (SiO in Italia), Cristina Zai e Simona Calza (SiO e IRCCS Gaslini), Tiziana Catenazzo (Rete Nazionale Scuole Polo SiO). Di grande interesse gli interventi “Le problematiche della scuola in ospedale e del rientro del minore malato nella scuola di origine dal punto di vista medico” a cura di Momcilo Jankovic e “Fare scuola in ospedale: un paradigma da valorizzare e diffondere” (Renata Rizzitelli e Stefano Monetti).

 

La seconda parte del convegno, dal titolo “La parola alle scuole e il contributo della ricerca”, si è aperta con le relazioni “Un’intera Scuola in Ospedale” di Marzio Angiolani, “Docenti Ospedalieri” (IC Sturla, IIS Montale / Nuovo IPC) e “Il ruolo delle tecnologie nell’ID: i risultati preliminari di un’indagine in Liguria”. Quindi è stata la volta di una tavola rotonda, moderata da Paolo Tocco, a cui hanno partecipato i docenti della Scuola in Ospedale Roberto Galuffo (referente SiO ID USR per la Liguria), Maria Grazia Corradini (referente MIM SiO ID), Cristina Zani (Direzione Sanitaria IRCCS Istituto Giannina Gaslini), Simona Calza (Dipartimento Professioni Sanitarie IRCCS Istituto Giannina Gaslini), Tiziana Catenazzo (dirigente tecnica con funzioni ispettive – USR Piemonte, presidente della rete nazionale delle scuole in ospedale), Momcilo Jankovic (pediatra ematologo già dirigente Ospedale San Gerardo, Monza), Renata Rizzitelli e Stefano Monetti (Società Psicoanalitica Italiana), Marzio Angiolani (Dirigente scolastico IIS Montale / Nuovo IPC), Vincenza Benigno (ricercatrice ITD-CNR).

 

Il fenomeno della Scuola in Ospedale e dell’Istruzione Domiciliare a Genova e in Liguria è stato messo a fuoco da Roberto Galuffo.

 

Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare, i numeri a Genova e in Liguria

Riguardo alla SiO, nel 2022 in Liguria sono stati seguiti e presi in carico 7.595 studenti di cui 5.696 della scuola dell’infanzia, 1.204 della scuola primaria, 447 della scuola secondaria di I grado e 248 della scuola secondaria di II grado. 1.731 gli studenti non italiani, segno di come la SiO genovese e ligure sia strutturata per disporre di programmi di studio in lingue straniere, grazie anche al supporto di mediatori culturali e operatori informatici: 46 i bambini e ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, 45 i docenti. Sempre nel 2022, su tutto il territorio regionale, del servizio di Istruzione Domiciliare hanno potuto beneficiare 116 studenti nel quadro di altrettanti progetti personalizzati, per un totale di 5.635 ore di lezione erogate da parte di 590 docenti.

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