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Salute: Comunità Melograno è esempio di integrazione sociale disabili

Oggi a Pradamano la festa per i 25 anni dell’associazione

Pradamano, 28 mag – È una lezione esemplare e importante, data
in un momento tremendamente difficile come la pandemia, quella
della Comunità del Melograno, un’associazione che non ha puntato
il dito contro qualcuno dicendo che qualcosa non andava, ma che
ha cercato di individuare le soluzioni per gestire e superare le
difficoltà e continuare ad aiutare così le persone fragili.

Lo ha rimarcato il vicegovernatore con delega alla Salute,
Politiche sociali e Disabilità, intervenuto questa mattina alla
cerimonia organizzata a Pradamano per i 25 anni di fondazione
dell’associazione “Comunità del Melograno”, evento che si è
tenuto nel parco Rubia e cui hanno partecipato operatori,
volontari, sostenitori e numerosi sindaci del territorio.

Nel ringraziare i membri del sodalizio e il suo presidente,
l’esponente dell’Esecutivo ha detto che la Regione continuerà a
sostenere l’esperienza della Comunità, dando a questa realtà ciò
di cui ha necessità per continuare l’opera di assistenza e
integrazione della persona disabile, senza governare i suoi
processi. Ha posto l’accento sugli straordinari moti di
generosità e di passione che hanno spinto le famiglie a creare
l’associazione del Melograno, contribuendo in maniera importante
a rendere efficace ed efficiente il Sistema sanitario regionale.

Nel suo intervento, il vicegovernatore ha dato merito al grande
impegno dei membri del sodalizio nel dare risposte sia immediate
sia per il futuro, non solo alla vita della persona disabile ma
anche alla vita dai suoi familiari: un esempio e un’esperienza
straordinari che devono essere fatti conoscere e devono essere
presi a modello.

L’attività dell’associazione è iniziata nel novembre del 1996 a
Rizzolo di Reana del Rojale, in un container donato dal Comune.
Ad avviarla è stato un gruppo di poche famiglie che cercava una
risposta al percorso di vita dei propri figli con disabilità. Nel
2014 il trasferimento a Lovaria di Pradamano in una palazzina
ristrutturata grazie a fondi raccolti con “La partita del cuore”.

Ora è in fase di realizzazione una struttura destinata al
cohousing (alloggi privati corredati da ampi spazi comuni); si
tratta di 7 appartamenti che potranno essere utilizzati da
persone fragili. Il progetto, “Casa nostra”, entrerà nella piena
operatività il prossimo anno. È stato finanziato da contributi
regionali per 800mila euro e da aiuti privati. Oggi il centro
diurno accoglie 13 persone adulte seguite da una ventina tra
volontari e operatori. È prossima l’apertura di un centro
residenziale per una decina di persone con disabilità.

Il Melograno è una comunità inclusiva e motivata, dove le persone
diversamente abili diventano valore aggiunto e ricchezza.
L’associazione è al servizio dei bisogni e delle aspettative di
questi uomini e donne speciali e, per farlo, si avvale di
operatori qualificati e motivati. Per costruire reti e percorsi
virtuosi, collabora con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale e con altre realtà sociali, tra cui il Comitato delle
organizzazioni del privato sociale per l’assistenza residenziale
e diurna delle persone con disabilità.
ARC/PT/ma

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