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Salone Libro: tanto pubblico in stand Fvg per eventi guerra e storia

Tra gli incontri di oggi quelli con Biloslavo, Capuozzo e
Cristicchi
Torino, 22 mag – I temi dell’attualità e della cronaca ma
anche della storia ancora troppo poco divulgati hanno riempito lo
stand del Friuli Venezia Giulia al Salone del libro di Torino,
dimostrando come i fatti di guerra raccontati in prima persona da
chi è stato inviato nelle zone belliche suscitino l’attenzione
del pubblico che vuole ascoltare “in presa diretta” le
testimonianze di chi quegli episodi li ha vissuti sulla propria
pelle.
Lo ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura a margine di
tre degli incontri che oggi hanno animato lo spazio del Friuli
Venezia Giulia al Lingotto, vedendo protagonisti prima Fausto
Biloslavo nell’evento dal titolo “Dall’Afghanistan all’Ucraina,
raccontare la guerra”, poi Toni Capuozzo autore del libro
“Balcania” edito dalla Biblioteca dell’immagine ed infine Simone
Cristicchi su tema “L’esodo istriano giuliano e dalmata in
letteratura e al teatro”.
Facendo riferimento al primo degli eventi in calendario,
l’assessore regionale ha ricordato come Biloslavo sia un vero
reporter di guerra perché racconta quello che vede in modo neutro
e senza filtri, affinchè chi lo ascolta possa formarsi la propria
opinione sui fatti di cronaca. Ciò che ha colpito particolarmente
l’esponente dell’esecutivo sono state le parole del giornalista
triestino quando nel suo racconto al pubblico ha citato ciò che
ha visto a Kiev, ossia i giovani in strada che gli hanno
ricordato quelli presenti a Budapest nel ’56 e quelli in Italia
nel ’45 per manifestare contro il comunismo.
A margine dell’appuntamento dedicato a Toni Capuozzo, l’assessore
alla Cultura ha ricordato come il Friuli Venezia Giulia da terra
di confine sia diventato ora un crocevia di culture e saperi, che
ha permesso al giornalista palmarino di acquisire e maturare
quella sensibilità per interpretare e raccontare realtà molto
diverse dalla nostra e farcele comprendere in modo semplice e
diretto. Infine, sull’evento di Cristicchi la Regione ha posto in
risalto come l’istituzione del Giorno del ricordo, seppur molto
importante, di per sé non sia ancora sufficiente per fare
completamente luce sulla vicenda delle foibe, una brutta pagina
della storia che visto suo malgrado protagonista l’estremo
nordest dell’Italia. Per l’assessore regionale il cantautore con
la sua attività ha contribuito molto di più di quanto abbia fatto
la scuola per far conoscere al Paese questa immane tragedia, così
come il gesto compiuto dai presidenti della repubblica italiana e
slovena con la stretta di mano a Basovizza.
Nella giornata odierna lo stand della Regione, caratterizzato dal
brand “Io sono Friuli Venezia Giulia”, ha ospitato i racconti
delle città di Pordenone con gli autori Enrico Galiano e Andrea
Maggi, nonché quelli su Gorizia con Marco Revelli ma anche l’arte
del viaggio con Mauro Daltin e Luigi Nacci. Molto seguiti anche
gli eventi dedicati alla poesia, realizzati in collaborazione con
pordenonelegge.
ARC/AL/ep

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