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Roma: Far West in via Casilina per un debito non pagato

Dopo la sparatoria del 3 settembre che aveva terrorizzato il quartiere, sono state arrestate altre cinque persone coinvolte nell’episodio.

Ma facciamo un passo indietro. Il 3 settembre c’è stata una sparatoria, con tanto di inseguimento in macchina. Il tutto sulla via Casilina, vicino al Policlino.

In altre parole, una zona molto frequentata. Le forze dell’ordine si muovono subito e trovano un uomo, Filippo Castagna, al Pronto Soccorso del Policlinico.

Poco lontano c’è la sua auto macchiata di sangue. Gli investigatori ci mettono poco a capire che il ferimento sia avvenuto in un’officina specializzata Smart.

Casualmente, di proprietà del figlio di Castagna. Le indagini vengono ostacolate dalle persone coinvolte. Nel frattempo, però, le forze dell’ordine continuano ad indagare.

I ris hanno passato al setaccio il luogo della sparatoria. Non solo, vengono acquisite le immagini di videosorveglianza. I carabinieri riconoscono un uomo con una fasciatura al braccio.

Proprio grazie a quella fasciatura è possibile risalire all’identità delle persone coinvolte. Oltre a Castagna, ci sono i due aggressori.

Alla fine, si scoprirà che, il giorno dell’aggressione, 5 persone si sono recate nell’officina. Lì aggrediscono un dipendente con un pugno. Nel frattempo, arriva Castagna, che viene aggredito nella sua auto.

Castagna allora esce dalla macchina e inizia a sparare agli aggressori. Nel frattmepo, un altro aggrssore colpisce Castagna al braccio. Avrebbe continuato a sparare se non fosse arrivato il figlio di Castagna con altri uomini.

A questo punto il figlio di Castagna, prende l’arma del padre e la fanascondere da un dipendente. Tutto per un debito che uno degli aggressori aveva con Castagna.

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