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Risorse Forestali: Zannier, 24 nuove specie di interesse regionale

Maggiore tutela per flora e fauna e un regolamento più snello

Trieste, 15 giu – “Le modifiche al regolamento regionale per
la tutela della flora e della fauna di importanza comunitaria e
di interesse regionale portano a una semplificazione
amministrativa nella gestione di questa materia, tanto importante
quanto complessa e vasta. A seguito di un costruttivo confronto
tra Servizio biodiversità della Regione ed enti di ricerca, e
grazie l’interazione coi docenti che hanno redatto l’Atlante
floristico regionale, abbiamo individuato 24 nuove specie,
soprattutto vegetali, che diventano di interesse regionale”.

Lo ha comunicato questa mattina, in sede di IV Commissione
consiliare, l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari,
Forestali, Ittiche e Montagna, Stefano Zannier. Il consesso ha
approvato all’unanimità la modifica che va ad aggiornare un
regolamento in vigore da una decina d’anni. Sono alcune centinaia
le specie (animali e vegetali) la cui gestione viene normata in
dettaglio.

“Le modifiche al regolamento sono state eseguite in continuità –
ha spiegato l’assessore regionale -; non sono numerose ma erano
necessarie per rispondere all’esigenza di fornire un quadro
normativo coerente e per consentire l’applicazione dei nuovi
dettami nazionali ed europei in materia, che sono in continua
evoluzione”.

Per le specie di “interesse regionale” non inserite nella
direttiva Habitat c’è la possibilità di raccolta di 3 esemplari
per persona al giorno, con una sola deroga (rilasciata dal
Servizio biodiversità) per soli fini scientifici, con controllo
da parte del Corpo forestale regionale. Per le specie di
“interesse comune” la raccolta è libera da uno a 3 kg per ettaro
per persona al giorno; la novità è una deroga con maggiore
quantità che si può raccogliere per favorire piccole economie
locali. Inserita una piccola modifica, infine, per la raccolta da
parte dei proprietari di fondi: la raccolta di specie arbustive
ed arboree è libera a eccezione dell’olivello spinoso, del
mirtillo rosso e del mirtillo nero.

“Abbiamo inserito la previsione del Registro della raccolta – ha
dettagliato ancora l’assessore regionale -. Si tratta di un nuovo
strumento che consente di intervenire per poter effettivamente
eseguire il controllo, ad esempio sulla quantità di pianta
raccolta. Abbiamo già richiamato, poi, alcuni passaggi legati al
decreto legislativo sulle piante officinali di cui oggi si stanno
iniziando ad aprire le fasi attuative: questo decreto legislativo
prevedrà l’obbligo di una formazione nei confronti delle persone
che effettueranno la raccolta”.
ARC/PT/al

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