La situazione rifiuti a Roma è estremamente complicata. Per non parlare del fatto che Ama brucia 13 milioni di euro.

Ma com eè possibile tutto ciò? Basta fare un paio di conti con i dati alla mano. Ama ha bisogno di quei 13 milioni per portare avanti il piano firmato a marzo con l’amminstrazione romana.

Peccato che il Campidoglio non abbia i soldi per questo oneroso accordo. Ama adesos però i soldi dove li prenderà per togliere i rifiuti dalle strade romane?

Bella domanda ancora senza risposta. In tutto ciò, l’assesore regionale all’Ambiente Massimiliano Valeriani ha minacciato di togliere al Tmb Salario, visti i continui problemi che ci sono stati per lo smaltimento dei rifiuti.

A marzo c’era stato il primo bando da 105 milioni per lo smaltimento di rifiuti e Fos, frazione organica stabilizzata, prodotti dai due Tmb Ama.

Peccato che il bando sia andato deserto. Per questo motivo, l’amministrazione ha deciso di siglare degli accordi ponte. Una scelta che si è rivelata fallimentare.

Se prima infatti si spendevano 143 milioni per smaltire una tonnellata di rifiuti, ora il prezzo è aumentato a 198 milioni. In altre parole, quasi 200 milioni per tonnellata di rifiuti.

207 euro a tonnellata per avviare i rifiuti al termovalorizzatore. Insomma, i prezzi sono lievitati e non si sa più come pagare i conti.

Ma perché Ama ha siglato degli accordi ponte? ” Ama ha espletato una manifestazione d’interesse perlustrando il mercato ad ampio raggio. Accordi ponte temporanei sono non solo legittimi, ma doverosi per assicurare i servizi di raccolta a monte sul territorio di Roma”.