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Regime birmano brucia centinaia di case di oppositori

 

Centinaia di case appartenenti a membri della resistenza birmana sono state date alle fiamme di recente dalle forze di sicurezza nel nord-ovest del Paese: lo hanno riferito testimoni oculari all’agenzia di stampa Afp, confermando notizie di media locali.

In particolare, il 31 gennaio scorso l’esercito ha effettuato raid in diversi villaggi della regione di Sagaing, una delle roccaforti della resistenza anti-giunta.

Le immagini ottenute dall’Afp mostrano i resti di dozzine di case carbonizzate.
Nel villaggio di Bin, le forze di sicurezza “hanno sparato con artiglieria e colpi di arma da fuoco” e poi hanno dato fuoco a circa 200 case, ha detto un residente che ha voluto mantenere l’anonimato. Nel vicino villaggio di Inn Ma Hte, l’esercito ha bruciato circa 600 case dopo che i sostenitori del regime sono stati attaccati da membri della resistenza anti-giunta.
Giovedì la tv di Stato ha trasmesso un servizio in cui accusava gli oppositori del regime, soprannominati “terroristi”, di aver appiccato il fuoco alle abitazioni.

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