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Presentazione opera “Compagni e Angeli di Alfredo Pirri” alla ex Rossani di Bari

… Al terzo anno, la massa di stimoli latenti che ognuno porta con sé dalla libertà e dalla vita attiva, comincia ad estinguersi e rimane quel barlume di volontà che si esaurisce nelle fantasticherie dei piani grandiosi mai realizzati: il carcerato si sdraia supino nella branda e passa il tempo a sputare contro il soffitto, sognando cose irrealizzabili.
Questo io non lo farò certamente, perché non sputo quasi mai e anche perché il soffitto è troppo alto! …

Antonio Gramsci lettera del 1° luglio 1929 a sua cognata Tania

 

Compagni e Angeli di Alfredo Pirri è un omaggio alla figura di Antonio Gramsci. Il titolo si ispira alla celebre lettera di Antonio Gramsci del 1° luglio 1929 alla cognata Tania già tradotta in musica dalla band pugliese “Al Daravish”, da cui poi sono nati i Radiodervish, nella canzone La rosa di Turi. Dalle parole impresse nero su bianco dall’uomo si comprende la vita del carcere, si conoscono le abitudini negative che conseguono da quella situazione e allo stesso tempo si evince come grazie al suo intelletto lui riesca a valicare i confini della cella per dedicarsi a “fenomeni cosmici”. Ed è questa stessa dualità che si ritrova anche nell’opera creata da Pirri.

“L’opposizione e la convivenza di fenomeni cosmici legati all’infinito e interessi botanici più terreni, insieme alle dimensioni in altezza e larghezza della cella e alle condizioni esclusive in cui Gramsci ha vissuto questo spazio mi hanno, fin da subito, fatto pensare ad un’opera che fosse uno spazio indefinibile per ampiezza e qualità. Uno spazio in cui lo sguardo è più importante dei suoi dati fisici”, spiega il maestro Pirri. E aggiunge: “Lo spirito guida rimane però invariato, ovvero concepire e realizzare un’opera capace di omaggiare il pensiero di Antonio Gramsci non in maniera statica o retorica ma mettendone in evidenza quel modo di pensare luminoso che ne ha fatto un campione di libertà e uno dei riferimenti costanti del nostro vivere civile”.

L’installazione si trova all’interno dell’Edificio F del Polo Bibliotecario dell’ex Caserma Rossani, ed è stata rivelata in anteprima alla stampa durante una visita guidata in cui è stato lo stesso artista a fare da guida.
L’operazione Compagni e Angeli di Alfredo Pirri voluta dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia è stata realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione Cross-border exchange for the development of Cultural and Creative industries – 3C, finanziato dal Programma Interreg Italia-Albania-Montenegro 2014-2020 in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto si chiude nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 novembre, con una presentazione finale al Kursaal Santalucia (ore 15.30) a cui prenderanno parte i partner di progetto, gli stakeholder e lo stesso maestro Pirri con una lectio magistralis sull’opera, che ne racconterà anche la complessa genesi e le diverse fasi che hanno portato dall’idea originaria alla realizzazione presso la ex Caserma Rossani.

«Siamo orgogliosi di poter presentare questo progetto che vede protagonisti i popoli del  Mediterraneo. L’opera Compagni e Angeli, che da oggi si potrà ammirare nell’ex Caserma Rossani  rientra infatti nel progetto di cooperazione territoriale europea 3C. Un lavoro che Alfredo Pirri ha dedicato ad Antonio Gramsci, la cui famiglia era ordinaria di Gramshi, una cittadina poco distante da Tirana. Un’operazione desiderata proprio dal ministero della Cultura albanese e che la Regione Puglia ha realizzato», spiega Grazia Di Bari, delegata alla Cultura per la Regione Puglia.

Tra gli obiettivi del progetto c’era la creazione di un nuovo hub artistico e culturale diffuso. La Regione Puglia quindi, attraverso il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, ha investito sul Kursaal Santalucia, completando l’allestimento interno della Casa delle Arti (in particolare la sala Giuseppina e gli uffici) e sulla ex Caserma Rossani con l’installazione dell’opera del maestro Pirri.

Compagni e Angeli accoglierà i visitatori della nuova Public Library dell’ex Caserma Rossani che, una volta completati i lavori di allestimento, sarà un centro bibliotecario di riferimento a livello regionale, sede fisica del sistema dei servizi bibliotecari della Puglia.

«Le biblioteche sono luoghi del sapere, necessarie per la crescita culturale e sociale dei nostri territori, un posto dove incontrarsi e confrontarsi. La Regione in questi anni ha puntato e investito tanto nelle biblioteche di Puglia, è stata creata una rete di ben 254 presidi tutti collegati tra loro. Oggi si aggiunge un altro tassello importante con l’ex Caserma Rossani che apre le porte per l’anteprima della nuova opera di Alfredo Pirri, ma questo è solo l’inizio. Entro aprile è prevista la fine dell’allestimento della grande biblioteca del Mediterraneo, progettata all’interno dell’ex Caserma, che rappresenterà la madre delle biblioteche in Puglia, sede del Polo bibliotecario regionale. Il nostro impegno per la cultura non si fermerà, da sempre consideriamo questo settore uno dei motori chiave per lo sviluppo della nostra regione in Italia e all’estero», afferma Loredana Capone, la Presidente del Consiglio regionale.

La nuova opera di Pirri si trova a pochi chilometri di distanza da un’altra sua importante opera: La Sala Cielo al Kursaal Santalucia di Bari. «Abbiamo immaginato un dialogo simbolico, attraverso le opere di Pirri, tra due punti di riferimento culturali nel capoluogo pugliese e parti di un hub culturale diffuso, a sua volta testa dei Poli Biblio-Museali provinciali e comunali: la Biblioteca e la Casa delle Arti e dei Suoni, un centro polifunzionale quale si presta ad essere il Kursaal», spiega Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.  C’è anche un elemento artistico che accomuna le due opere: “piume reali originariamente libere di muoversi nella forma in cui sono state immerse”, per dirla con le parole di Pirri. «Si tratta di un’opera transfrontaliera per definizione, dato che nasce nell’ambito della cooperazione internazionale adriatica, è il risultato di un lungo percorso partito da Tirana, passato per Roma e Turi, prima di approdare a Bari, in questo luogo chiave, simbolo della cultura pugliese, finestra verso la nostra comune civiltà mediterranea».

Compagni e Angeli è un’opera scultorea da attraversare in lungo e largo collocata dentro uno snodo architettonico che consentirà con facilità di raggiungere il varco aperto verso la nuova Accademia di Belle Arti cittadina, che vedrà la sua realizzazione molto a breve. Un lavoro, quindi, d’arte e di spazio architettonico che funge da transito e, volendo, da pausa riflessiva laddove si sarebbe portati ad attraversare l’edificio in maniera frettolosa. L’opera ingombra questo snodo in tutta la sua ampiezza, non solo longitudinalmente ma anche in verticale occupandone, quasi per intero, la spazialità svettante della doppia altezza interrotta da una doppia balconata e raggiungendo quasi il lucernario che si apre al centro di questa micro-piazza centrale. Il fatto che l’opera svetti fortemente verso l’alto, con un moto ascensionale tanto deciso quanto leggiadro, fa sì che essa si integri perfettamente col luogo caratterizzato da un’ascensionalità di per sé spirituale e reale. Come se, chi si trovasse al suo interno, fosse portato ad evadere dal luogo fisico attraverso e grazie a quella presa di luce superiore che illumina e domina su tutto.

Alla base dell’opera, dentro il suo cuore, ci sono due ambienti con due pareti caratterizzate da sbarre di tipo carcerario. Si tratta di due piccole stanze (accessibili attraverso due porte) che servono al duplice scopo di evocare la memoria detentiva di Gramsci, fornendo così una materia pesante di base destinata ad ancorarla simbolicamente al terreno, quindi da una parte il peso della detenzione dall’altro l’ascensione e la fuga rappresentata dall’insieme dei materiali che compongono l’opera, cioè, forme in plexiglas colorato in pasta e contenenti piume reali originariamente libere di muoversi nella forma in cui sono state immerse. Le due stanzette con cancellate potranno essere usate per differenti scopi artistici o espressivi e potranno ospitare altre opere o performer in maniera che diventino micro-luoghi per iniziative artistiche in cui le forme, i suoni, le parole, declinate al singolare assumano il valore di un appello, di un richiamo alla libertà tramite l’arte.

Il progetto 3C, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro, per un totale di euro 1.121.824,25, in Puglia ha puntato, oltre sulla creazione del già citato hub culturale diffuso, sulla valorizzazione delle industrie culturali e creative, mediante un programma di scambi a scala transfrontaliera con i partner di Albania, Montenegro e Molise. Tra le altre iniziative, sono state svolte, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e nell’ambito di “Albania, Joint for Future – Tirana European Youth Capital 2022”, una serie di attività a Tirana, tra le quali l’allestimento di luminarie artistiche pugliesi a cura di Paulicelli Srl Società Benefit nelle centralissime piazza Skanderbeg e piazza Italia. Queste ultime sono state lo scenario di uno spettacolo di danza aerea, momento di restituzione di un laboratorio di alta formazione rivolto a giovani danzatori albanesi condotto da Elisa Barucchieri.

 

Link video dichiarazione Capone
http://rpu.gl/zJ6mk

Link video dichiarazione Di Bari
http://rpu.gl/rRISC

Link video dichiarazione Patruno
http://rpu.gl/HRij5

Link video dichiarazione Pirri
http://rpu.gl/6pBDm

link video immagini copertura
http://rpu.gl/nG2LE

link foto
 urly.it/3ymkh

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