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Presentata oggi a Bari la nona edizione del BIG Festival

Questa mattina, a Bari, in Spazio Murat, è stata presentata la nona edizione del Bari International Gender Festival, la rassegna transfemminista di cinema, performance, musica, danza e dialoghi che si terrà nel capoluogo pugliese dal 3 al 30 novembre 2023. Il festival – promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale Al.i.c.e. con il sostegno della Regione Puglia e diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo – presenta un ricco programma di appuntamenti che offrono al pubblico anteprime nazionali e prime visioni a tema queer con l’obiettivo di indagare i temi dell’identità, del corpo e delle relazioni.

Con 50 ospiti nazionali e internazionali e 30 eventi che si terranno in 15 luoghi tra teatri, sale cinema, palazzi nobiliari, pinacoteche, aule universitarie, castelli, chiese, librerie, spazi indipendenti e polifunzionali, BIG Festival si conferma per la Puglia un importante momento di incontro con le realtà più innovative nel campo della creazione artistica e le comunità locali. L’edizione 2023, intitolata “BIG DREAM”, sarà all’insegna dell’accessibilità e della trasversalità.

Nel corso della conferenza di presentazione sono intervenuti Miki Gorizia e Tita Tummillo (direzione artistica e coordinamento generale del BIG Festival), Rosa Rubino (presidente Cooperativa Sociale Al.i.c.e), Grazia Di Bari (consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia), Ines Pierucci (assessora alle Politiche culturali e turistiche del Comune di Bari), Francesca Bottalico (assessora al Welfare del Comune di Bari) e Gemma Di Tullio (responsabile Programmazione Danza e Progetti Regionali Danza del Teatro Pubblico Pugliese).

“Big Dream – hanno detto Miki Gorizia e Tita Tummillo – è un invito a superare il confine labile tra veglia e sonno, un’esortazione a vivere il desiderio. Viviamo un tempo che ci vuole in attesa, in prestazione, fuori dal corpo o nella sua immagine funzionale al sistema. Cosa resta di noi se non recuperiamo l’istinto felice ad agire l’utopia? Per realizzare il BIG di quest’anno, siamo partite da questo: abbiamo scommesso su un festival lungo un mese perché il tempo insieme, tra questioni fondamentali, è prezioso; abbiamo diffuso il BIG in tutta la città, coinvolgendo spazi/processo impegnati in attivismo culturale, per lasciare che il pubblico ci possa cercare, desiderare, farsi comunità; abbiamo programmato eventi che propongono indagini deflagranti, che affondano le loro pratiche in corpi posizionati in trame intersezionali; abbiamo immaginato momenti in cui la parola libera diventi circolarità che ci racconta il nostro decidere di essere a Sud e creare nicchie sempre più vaste di autodeterminazione sociale e artistica”.

“In questo momento – ha detto Grazia Di Bari, consigliera delegata alle Politiche culturali della Regione Puglia – mi sento particolarmente coinvolta da un’iniziativa come il BIG Festival perché proprio ieri, ad Andria, un minorenne ha denunciato di essere stato inseguito, ingiuriato e malmenato nel centro cittadino, nell’indifferenza generale. Questa notizia ci fa capire che abbiamo ancora tanto da fare per cambiare la società e che, per farlo, dobbiamo cominciare dalle periferie, dove possiamo incontrare ragazzi e ragazze che hanno abbandonato la scuola e che, probabilmente, non hanno gli strumenti per comprendere i linguaggi dell’arte e della cultura. Questo è un appello che rivolgo soprattutto a me perché rappresento un’istituzione che, da otto anni, non riesce ancora ad approvare la legge regionale sulla omolesbobitransfobia. Iniziative come il BIG Festival ci possono fare da guida perché, attraverso strumenti illuminanti, ci aiutano a capire come intervenire. Io ringrazio l’organizzazione del Festival per il lavoro che fa, perché ci aiuta a essere orgogliosi del nostro territorio, che diventa un punto di riferimento per altri territori, e perché lo fa al Sud, dove ogni cosa comporta più fatica. State gettando moltissimi semi, ma noi dobbiamo fare in modo, tutti insieme, di seminare anche nelle aree dove raccogliere sembra più difficile e dove le diversità sono purtroppo vissute ancora come una vergogna”.

“Il Bari International Gender Festival – ha dichiarato a margine della conferenza il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno – è un evento culturale di grande rilievo che, anche grazie all’accompagnamento della Regione Puglia, giunge quest’anno alla sua nona edizione. Si tratta di un traguardo importante che mostra la capacità di crescita del Festival, specialmente dal punto di vista dei contenuti. BIG è infatti un’operazione sociale e culturale che affronta il tema del superamento delle differenze di genere, che è uno degli elementi centrali delle politiche regionali, e lo fa  presentando 30 eventi e 50 artisti dei mondi delle arti, delle performing arts, del teatro, della danza, della musica e del cinema. Il Festival si svolgerà in 15 luoghi importanti del patrimonio culturale e paesaggistico della città di Bari e della provincia. Il tema scelto per il Festival di quest’anno è Big Dream, o Dream Big: è un auspicio importante perché, lavorando su questi elementi di civiltà attraverso i linguaggi dell’arte, della cultura, del contemporaneo, proviamo a darci chiavi di lettura in un mondo che ci sembra davvero incomprensibile perché vocato ormai allo scontro totale. BIG vuol essere invece l’espressione dell’unica forma di resistenza che ci è possibile: quella civile, democratica e culturale”.

Il BIG Festival è sostenuto da Regione Puglia, FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), PACT Teatro Pubblico Pugliese a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Comune di Bari, Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Centro Antidiscriminazioni del Comune di Bari, Medihospes, Centro Antiviolenza – Assessorato al Welfare del Comune di Bari, Ambasciata Olandese e Pro Helvetia e viene realizzato in collaborazione con Fondazione H.E.A.R.T.H., Università degli Studi di Bari «Aldo Moro» – Dipartimento ForPsiCOm, Teatri Di Bari, Teatro Kismet e Fondazione Apulia Film Commission e con il supporto di fondazioni culturali, enti ed associazioni non profit attive nel campo delle arti e dell’attivismo locale.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito web www.bigff.it.

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