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Potenza, fischi contro Salvini. Il ministro risponde: “Meno canne più uovo sbattuto”

 

Buffone”, “Bugiardo”, “Vergogna”, “Fuori”. Fischi e contestazioni in piazza a Marsicovetere, in Val d’Agri, in provincia di Potenza, durante il comizio del ministro dell’Interno Matteo Salvini in vista dell’appuntamento elettorale del 24 marzo. Un gruppo di cittadini lo ha accolto con striscioni “Benvenuto nuovo terrone, “Ieri il Duce e i fascisti, oggi Salvini e i leghisti”, “I terroni non dimenticano”. “Lega Ladrona 49 milioni”. Sono giovani, uomini e donne, mamme e papà.

Grazie ai venti simpatici che pensano ci siano i fascisti qui in piazza – risponde Salvini – Gli vogliamo bene, ci fate tenerezza. Qua ci sono solo lucani normali che si sono rotti le palle di mantenere il resto del mondo”. Poi, verso un contestatore in particolare, la solita battuta: “Ci lasci nome e cognome così le mandiamo dieci migranti a casa. Ognuno fa quello che vuole – continua – ma ve li tenete e pagate voi, non i lucani disoccupati”.
Più incalzano i fischi più risponde, definendo i contestatori “sfigati, come quelli li”, riferendosi agli studenti che hanno manifestato per il clima: “A scuola hanno imparato Bella ciao. Da settembre sarà obbligatoria a scuola l’educazione civica, così imparate il rispetto delle idee degli altri. Perché mia mamma non mi ha mai insegnato a fischiare quando qualcuno parla in piazza”. Dice di non sentirli Salvini i contestatori: “Gridate, non vi sento – sfida – Non ci sono più i contestatori di una volta: ragazzi, la mattina meno canne e più uovo sbattuto, più pane e Nutella”.

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