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Positivi i dati 2023 dal settore del gaming italiano

Il settore del gaming in Italia continua a crescere. Anche il 2023 sta mostrando un trend altamente positivo, come evidenziano i dati raccolti nei primi 6 mesi dell’anno. L’Italia si conferma un popolo di giocatori, il cui numero cresce con insistenza da quasi 10 anni.

L’indicatore GGR

Quando si parla del gioco d’azzardo e della sua analisi, diventa fondamentale la conoscenza dell’indicatore GGR – Gross Gaming Revenue. Questo indica la spesa complessiva nel settore gaming da parte dei clienti di un dato Paese. In Italia, tra molte piattaforme di gambling di qualità che si possono trovare su Jackmillion.info, il GGR tende a convogliare parte della spesa dei giocatori sui portali più classici. Tra questi, si distinguono Sisal e Lottomatica, come riconosce la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ADM, preposta al controllo del gioco d’azzardo legale in Italia.

All’interno di questo contesto, ormai, domina il gioco digitale. La riconversione delle sale slot e bingo all’online è stata accelerata dalla pandemia e dal boom di strategie di marketing digitale che hanno portato molti utenti a preferire l’esperienza del gambling in rete. All’interno dunque del mondo dell’iGaming, oltre il 60% è costituito da giochi da casinò tradizionali riadattati online, e circa il 30% dalle scommesse sportive. Tornei di poker e bingo si spartiscono il resto della spesa.

GGR in crescita in Italia

La crescita del Gross Gaming Revenue non è una questione limitata al 2023. Al contrario, si segnala una sua crescita esponenziale già dal 2016, anno in cui il valore della spesa degli italiani era pari ad appena 20 milioni di euro. Questi, nel 2022, sono diventati 200 milioni: la crescita della spesa nel mondo del gambling è evidente. Il tutto si spiega proprio con la rapida diffusione del gioco online, che risulta più accessibile e anonimo rispetto alla controparte tradizionale. L’aumento del numero di giocatori e dunque della spesa nel settore gambling deve molto alla conversione digitale di slot machine e poker room.

Il discorso sulle scommesse sportive è invece più complesso. Se il flusso di giochi online è infatti costante, lo stesso non può dirsi per gli eventi sportivi. L’esempio della pandemia è particolarmente calzante. Infatti, l’emergenza sanitaria ha imposto uno stop a campionati ed eventi, segnando così una battuta d’arresto anche per il betting. Un esempio più tradizionale è costituito invece dall’andamento dei campionati nazionali, che lasciano scoperti i mesi estivi, mentre Olimpiadi e competizioni Mondiali rappresentano dei momenti di grande apice per lo sport e le scommesse collegate. La crescita del betting sportivo dunque è meno costante, ma segue anch’essa la strada digitale tracciata dai casinò.

Il contesto italiano

In Italia, il mercato del gambling è in crescita, anche se non è facile inserirsi al suo interno. I nuovi operatori devono infatti competere con il monopolio di pochi grandi esercenti, forti delle licenze ADM rilasciate dallo Stato, che raramente ne concede di nuove, se non dopo cospicui investimenti da parte dei nuovi casinò. Inoltre, inserirsi in un mercato complesso come quello italiano richiede delle risorse, da investire in marketing online, non indifferenti.

Tirando dunque le somme, è evidente che il trend futuro sarà caratterizzato da un’ulteriore crescita, che però andrà a vantaggio di pochi operatori italiani. La spesa dei giocatori, come testimoniato dall’indicatore GGR, cresce da circa un decennio con costanza, riversandosi nelle casse di casinò e slot machine online. Poker, bingo e scommesse sportive seguono a distanza, e non è ancora chiaro se riusciranno a ridurre il divario. Il futuro è certamente segnato dal successo del gioco d’azzardo autorizzato ADM. Viene spontaneo chiedersi se riusciranno altri operatori a inserirsi in questo mercato, promettente ma fortemente dominato da pochi nomi.

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