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Por Fse: Rosolen, accelerare su strumenti per nuovi bisogni sociali

Trieste, 16 giu – “Oltre a ribadire la necessità di un lavoro
sempre più condiviso fra tutti i soggetti che compongono il
Comitato di sorveglianza e le realtà che ci stanno aiutando nella
predisposizione della nuova programmazione, in questo momento è
importante sollecitare un’accelerazione per mettere la Regione
Friuli Venezia Giulia nelle condizioni di poter utilizzare gli
strumenti del Por Fse, come sempre ha fatto finora, in modo
rapido ed efficace. Per quanto accaduto con il Covid e per quello
che si sta verificando in Ucraina, il tempo non è certo una
variabile indipendente perché stiamo assistendo a una
trasformazione molto profonda della nostra società”.

Lo ha affermato l’assessore regionale al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, in
apertura dei lavori del Comitato sorveglianza Por Fse, chiamato a
fare il punto sulla programmazione 2014-2020 in fase di chiusura,
passaggio fondamentale per impostare il lavoro dedicato al
prossimo settennato.

“La competitività – ha sottolineato Rosolen – si gioca su fattori
fondamentali che sono alla base del Fondo sociale europeo:
l’occupazione, l’istruzione, la formazione, i percorsi di
inclusione e le risposte ai nuovi bisogni emersi con forza
nell’ultimo periodo. Il tutto in un quadro in cui fenomeni come
il costante calo demografico della nostra popolazione e l’urgenza
di fornire al mercato personale sempre più qualificato, possono
pesare come macigni sulla nostra capacità di incidere sul
presente”.

“L’Amministrazione regionale sta continuando a lavorare per
definire in modo puntuale i contenuti e i controlli delle misure
legate al Por Fse nella piena consapevolezza – ha aggiunto
l’assessore – che tutte le nuove emergenze di carattere sociale
vanno affrontate tempestivamente. Continuità, flessibilità e
tempestività negli interventi sono essenziali per garantire
servizi di qualità ai nostri cittadini”.

“L’augurio – ha concluso Rosolen – è che questo intenso percorso
di coordinamento, messo in campo in collaborazione con la
Commissione europea e con il Governo nazionale, possa proseguire
con successo anche in questo periodo, particolarmente complesso,
che stiamo vivendo”.

Nel corso della seduta è stato confermato che lo scorso 10 giugno
il Dipartimento per le politiche di coesione ha trasmesso alla
Commissione europea la nuova versione della proposta di Accordo
di Partenariato della politica di coesione europea 2021-2027
dell’Italia. Adesso, per l’entrata in vigore dell’Accordo, è
necessaria una decisione di esecuzione adottata dalla stessa
Commissione.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento della programmazione
20-24 riguardante il Friuli Venezia Giulia, la relazione di
attuazione annuale ha registrato una chiara progressione rispetto
al 2020. La spesa certificata è passata dal 47 al 73 per cento,
in totale 200 milioni e 940mila euro, mentre sono state coinvolte
quasi 160mila persone, 30mila in più rispetto l’anno precedente.
Sono inoltre 15.403 i progetti avviati (+24%).

Durante la riunione, inoltre, è stato dedicato un focus alla
programmazione 21-27, che presenta una dotazione superiore di
quasi 100 milioni rispetto a quella precedente e che presta
grande attenzione all’occupazione, alla formazione,
all’inclusione sociale e ai giovani. I tecnici della Regione
hanno già ultimato sia la fase preliminare che quella di
consultazione con gli organi competenti e le istituzioni che
fanno parte del partenariato. Ora si attendono le osservazioni
sulle progettualità presentate dal Friuli Venezia Giulia.
ARC/RT/gg

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