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Pestaggio giornalista: condannati 4 agenti

 

Sono stati condannati a 40 giorni ciascuno i quattro poliziotti accusati di avere picchiato il giornalista di Repubblica Stefano Origone durante gli scontri tra antifascisti e polizia dopo il comizio di Casapound a Genova il 23 maggio 2019. Il giudice per l’udienza preliminare Silvi Carpanini li ha condannati, con rito abbreviato, per lesioni colpose per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.

Per il giudice, quindi, non lo avrebbero riconosciuto come giornalista ma lo avrebbero scambiato per un manifestante facinoroso. La pm Gabriella Dotto aveva chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi ciascuno per lesioni dolose.

Origone stava seguendo la manifestazione e la carica ai manifestanti quando gli agenti lo avevano caricato, buttato a terra e colpito a manganellate. Il cronista aveva urlato di essere un giornalista ma i poliziotti si erano fermati solo dopo l’intervento di un funzionario che lo aveva riconosciuto. “Sono soddisfatto della sentenza, anche se mi aspettavo di più. Eravamo partiti da un anno e quattro ma quantomeno è stata riconosciuta una responsabilità e che stavo facendo il mio lavoro”.

“Leggeremo le motivazioni della sentenza e ci riserviamo di impugnare la sentenza. La tesi della procura era diversa da quella sposata dal giudice”, ha detto il procuratore aggiunto Francesco Pinto. Per i quattro, Fabio Pesci (difeso dall’avvocato Paolo Costa), Stefano Mercadanti e Luca Barone (difesi dall’avvocato Rachele De Stefanis) e Angelo Giardina (difeso dagli avvocato Rachele De Stefanis e Sandro Vaccaro), il giudice ha concesso anche la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale. Il gup li ha condannati al risarcimento dei danni morali nei confronti di Origone, da quantificare con un procedimento a parte.

“Non sono d’accordo sull’eccesso colposo. La condotta dei miei assistiti è stata impeccabile dal punto di vista operativo. Leggeremo le motivazioni e nel caso impugneremo”, ha detto la legale De Stefanis, di due dei quattro agenti condannati. “Mi ha molto soddisfatto che il pm nelle sue repliche abbia riconosciuto la legittimità degli ordini, della carica, dell’uso dello sfollagente. Ha aderito alla nostra tesi difensiva. Ma non ritengo ci sia stato un eccesso colposo”.

“Le sentenze si rispettano, non vanno commentate. Perché non è nella mia indole e per rispetto istituzionale”. E’ quanto afferma il questore di Genova Vincenzo Ciarambino.Per i quattro agenti al momento non è previsto alcun provvedimento disciplinare, si aspetta di seguire l’iter processuale con un eventuale appello. “A Stefano e alla sua famiglia va tutta la mia vicinanza. E’ una vecchia conoscenza e c’è un affetto sincero nei suoi confronti”. Il questore aveva fatto visita al cronista in ospedale il giorno stesso del pestaggio. A lui e alla moglie Ciarambino aveva chiesto scusa per quanto successo e portato la vicinanza della Polizia.

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