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Padre di Vanessa Russo chiede un risarcimento

Il padre della ragzza uccisa in metro con un ombrello in un occhio, adesso vuole che qualcuno paghi.

Vanessa Russo aveva 22 anni quando, nel 2007, è stat uccisa in metro da Doina Matei. La donna, al culmine della lite, la aggredì puntandole un ombrello in un occhio. Inizialmente sembrava che la ragzza non si fosse fatta nulla. Poi è morta. Così Doina Matei è stata ocndanna a 16 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.

“Ad aprile saranno 12 anni che è morta mia figlia, uccisa in metro con cattiveria e crudeltà. Nessuno potrà mai farmela riabbracciare, ma almeno per la sua memoria chiedo un risarcimento. Chi ha responsabilità in quello che è successo deve pagare”.

Parla un padre ferito, che ancora non riesce ad accetare questa dolorosa perdita.

“Non è per una questione di soldi. Lo devo a mia figlia. Vorrei impostare una causa civile. Non so se contro lo Stato, il Comune o l’Atac, ma qualcuno deve pagare. Se non altro perché ci sono persone come Doina Matei che vengono fatte circolare liberamente nelle nostre città, senza permesso di soggiorno, e riescono a uccidere i nostri figli. Di chi è la colpa se mia figlia è morta così nella metro?”.

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