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Omicidio Sacchi: la versione di Anastasia è inconsistente

Anastasia fornisce la sua versione, ma i pm non sono d’accordo.

La versione di quella notte, presentata dalla ragazza di Sacchi è la seguente. Una versione che non convince affatto i pm. “Giunta davanti al pub insieme al fidanzato perché quest’ultimo aveva appuntamento con Giovanni Princi (amico di Sacchi attualmente in carcere per l’accusa di tentato acquisto di droga, ndr).

Una volta giunta sul posto, Princi le avrebbe consegnato un sacchetto di carta marrone – di quelli per contenere il pane – dicendole, si legge nel provvedimento, che c’erano i soldi destinati ad essere consegnati ad un amico con cui aveva appuntamento per un ‘impiccio’ con le moto, con ciò intendendo che Princi avrebbe dovuto acquistare una motocicletta di provenienza illecita e chiedendole di tenere il sacchetto nello zaino in attesa dell’amico”. La ragazza ha concluso dicendo che Princi gli aveva chiesto le chiavi della sua auto “per metterci il denaro le aveva appena dato da custodire nello zaino”.

“Lacunose, inverosimili e in più punti scarsamente plausibili”. Così giudica il gip di Roma le dichiarazioni rese da Anastasia, la fidanzata di Luca Sacchi, nel provvedimento con cui ha respinto l’istanza di revoca della misura dell’obbligo di firma presentata dal difensore. Per il giudice le dichiarazioni di Anastasia “appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario” e arrivano da un soggetto “interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità”.

Si aggrava intanto la posizione di uno degli indagati nell’inchiesta sull’omicidio del giovane. Il gip ha notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere a Armando De Propris, padre di Marcello, il giovane che ha dato l’arma a Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo. All’uomo, in carcere per droga, i pm contestano la detenzione illegale della pistola calibro 38, mai trovata, utilizzata da Del Grosso. Per il gip “l’ipotesi è che l’arma fornita da Marcello De Propris a Del Grosso sia stata data al primo dal padre”.

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