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Omicidio Polizzi: Torrioli intervista Manuela Lupo, legale di Valerio Menenti

Omicidio Polizzi: l’Avv. di Valerio Menenti, Manuela Lupo ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Legge o Giustizia, trasmissione su Radio Cusano Campus condotta da Matteo Torrioli,  ha parlato ieri l’avvocato Manuela Lupo, legale di Valerio Menenti. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna per Valerio Menenti, reo in primo e secondo grado, di essere stato il mandante dell’omicidio di Alessandro Polizzi. Il delitto è stato compiuto dal padre di Menenti, cui è stato confermato l’ergastolo.

Ai microfoni ha affermato questa mattina Manuela Lupo:

“In Cassazione ci abbiamo creduto fino in fondo; c’erano tantissimi motivi perchè la sentenza cascasse e fosse annullata. Non conosciamo le motivazioni ma il dispositivo è lampante perché c’è l’annullamento totale della sentenza. Valerio non è un uomo libero. Lui è in carcere da quasi cinque anni. La scarcerazione non è un atto conseguenziale all’annullamento. È ancora in vigore l’istanza di custodia cautelare secondo la quale lui deve rimanere in carcere perché ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato. Siamo in attesa che Perugia ci dia i domiciliari con braccialetto elettronico”.

Si ripartirà dal processo d’Appello, non a Perugia, ma a Firenze:

“A Firenze reitereremo tutte le istanze già presentate a Perugia. Speriamo in un occhio più imparziale rispetto all’ambiente in cui abbiamo svolto gli altri due processi. Ci sono delle nullità che faremo rivalere”.

Secondo l’accusa, Valerio Menenti, dall’ospedale, avrebbe chiesto al padre Riccardo di andare ad uccidere Alessandro Polizzi, ma non ci sussistono prove.

“Ci sono elementi contrari come le intercettazioni effettuate in carcere. Nel primo mese di detenzione i due sono stati messi nella stessa cella e registrati dal pubblico ministero. I ruoli sono molto chiari. Il figlio è stupito e sconvolto da ciò che ha fatto il padre”.

Ne è stato tenuto conto? “Assolutamente no. Ci è stato detto che è stato sostenuto che i due sapessero di essere registrati”.

E se fosse successo il contrario, ovvero se Valerio si fosse tipo congratulato con il padre per aver fatto quello che gli era stato chiesto? “Sarebbe stata una prova”.

Quale è stata la reazione di Valerio Menenti dopo la sentenza della Cassazione? “Sono rimasta colpita. Lui era emozionato ed attendeva con ansia questa decisione. La prima domanda che mi ha fatto è stata “sei felice?” Lui a me. Questo mi ha colpito molto”.

Fonte: http://www.tag24.it/podcast/avv-manuela-lupo-legge-o-giustizia/

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