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Omicidio Piscitelli: le indagini si concentrano sui cellulari della vittima

Ispezionati tre cellulari

Procedono le indagini sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, capoultrà della Lazio, ucciso mercoledì 7 agosto sera, mentre si trovava su una panchina nel parco degli Acquedotti a Roma. Le indagini degli inquirenti si concentrano sulle dichiarazioni dei testimoni, ma anche su gruppi criminali albanesi.

Secondo l’autopsia effettuata all’istituto di medicina legale del policlinico Tor Vergata, l’esponente massimo degli Irriducibili è morto sul colpo. Intanto, gli uomini della Squadra mobile, coordinati dai magistrati della DDA di Roma, stanno effettuando una serie di analisi per cercare spunti investigativi utili ai fini dell’identificazione del killer che ha freddato con un colpo alla nuca Piscitelli. In particolare l’attenzione si è concentrata sui tre cellulari che erano nella disponibilità della vittima. Si cerca di ricostruire i contatti telefonici avuti da “Diabo” nelle ore precedenti all’omicidio e, in particolare, capire chi gli abbia dato l’appuntamento al parco degli Acquedotti, poi rivelatosi una trappola.
Secondo le ultime ricostruzioni, Piscitelli si sarebbe recato prima dal barbiere, poi dal tatuatore e a pranzo con il suo nuovo autista cubano. Dopo qualche altro giro dopo pranzo e un saluto nella sede degli Irriducibili, sarebbe giunto alla panchina di via Lemoninia intorno alle 18:50 di mercoledì. Sarà poi ucciso da un colpo di pistola.

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