ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Omicidio Desirèe- La Squadra Mobile di Roma è alla ricerca di un pusher italiano

“Meglio che muore lei, che noi in galera”.

Attualmente sono tre le persone poste in arresto per la morte della 16enne di Cisterna di Latina, Desirèe Mariottini, ma le ricerche della Squadra Mobile di Roma, sono volte anche all’individuazione di un pusher italiano.

Il nome di quest’ultimo sarebbe Marco, e sarebbe stato nominato da più di un testimone; l’uomo infatti, sarebbe un abituale frequentatore dello stabile abbandonato in Via Lucani (San Lorenzo) e da quello che emerge, potrebbe esser stato proprio lui a fornire la droga e gli psicofarmaci somministrati in un mix quella sera alla vittima.

Ma non sarebbero stati solo loro gli unici partecipanti allo stupro e pertanto i militari stanno effettuando ulteriori indagini al fine di identificare tutti i colpevoli.

Il Gip del Tribunale di Roma, nella giornata di Sabato, ha confermato l’arresto per i primi tre stranieri arrestati: Mamadou Gara, Brian Minteh e Alinno Cima.

Nelle prossime ore sarà ascoltato anche il cittadino del Gambia Yousif Salia, il quarto uomo rintracciato e arrestato a Foggia.

Scatta l’indignazione per la frase che secondo i testimoni sarebbe stata pronunciata dai tre uomini arrestati: “Meglio che muore lei, che noi in galera”.

Facebook