ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Omicidio Ardea, in appello pena ridotta a Rotari

Sirbu era ritenuto personaggio di spicco della malavita moldava

FROSINONE – Diciassette anni di reclusione e non più ventuno per Adrian Rotari, il moldavo di 29 anni accusato di aver ucciso il connazionale Victor Sirbu nel dicembre 2014 in una villetta di Lido dei Pini ad Ardea. La Corte d’Assise di Frosinone ha quindi ridotto la pena per l’imputato dopo la condanna in primo grado la Corte d’Assise di Frosinone a 21 anni con l’accusa di omicidio volontario. La riduzione della pena in appello è motivata con la concessione della diminuente prevista per colui che voleva un reato meno grave di quello concretamente realizzato. I giudici d’appello hanno invece confermato la sentenza assolutoria pronunciata nei confronti di altri tre moldavi, Grigore Bivol, Ion Dima e Ion Tarvel.

L’omicidio

I fatti risalgono al 28 dicembre 2014. Victor Sirbu, moldavo di 55 anni, fu ucciso nella notte in una villetta di Ardea. Il suo corpo riemerse, alcuni mesi dopo, l’8 febbraio, dopo lo smottamento di una duna da spiaggia. Il cadavere infatti era stato nascosto nascosto in un canale di scolo. Secondo l’accusa il moldavo sarebbe stato ferito con un tirapugni e  trasportato poi  sulla spiaggia, dove ricevette numerosi colpi alla testa che ne decretarono la morte. In un primo tempo, gli inquirenti pensarono che l’assassinio fosse stata la degenerazione di un litigio per futili motivi. Grazie anche alla testimonianza della fidanzata dell’assassinato, che rivelò ai carabinieri di Anzio un incontro in casa di Rotari quel 28 dicembre 2014, nel corso del quale aveva sentito urla e un gran frastuono, la procura di Velletri scelse di seguire la pista della criminalità organizzata di matrice russo-moldava. Da quanto emerse infatti dalle successive indagini Sirbu era ritenuto personaggio di spicco della malavita moldava.

Facebook