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Nuovo rinvio Brexit: uscita al 31 gennaio

Il 31 ottobre era stato individuato come il giorno di Brexit, ovvero dell’uscita del Regno Unito dall’Ue. E invece non sarà così.

L’Unione europea ha infatti pensato di proporre a Londra una proroga del termine di tre mesi, dal 31 ottobre al 31 gennaio. Della soluzione, contenuta in una bozza di dichiarazione, hanno dato notizia il Guardian e Bloomberg. Questa bozza è stata discussa dagli ambasciatori dei 27, in occasione della riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti che si è tenuto oggi a Bruxelles. Il Coreper è responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio dell’Unione europea. È composto dagli ambasciatori degli Stati membri presso l’Unione europea.

La proposta UE

La proposta Ue prevederebbe la possibilità per il Regno Unito di uscire dall’Unione europea prima della nuova scadenza nel caso in cui entrambe le parti dovessero ratificare l’accordo di divorzio. In particolare, l’uscita avverrebbe il primo giorno del mese successivo alla ratifica dell’intesa. La bozza esclude qualsiasi possibilità di rinegoziare l’accordo di recesso e impegna il Regno Unito ad adempiere gli obblighi che ha nei confronti dell’Unione durante il periodo di proroga. Nella decisione Ue potrebbero essere indicate una o più tappe intermedie per attuare la Brexit quando tutto sarà pronto, come ad esempio il primo dicembre o il primo gennaio. Tra i contrari alla proroga vi era il presidente francese Emmanuel Macron, che ha espresso perplessità sull’ipotesi avanzata.

A metà mattinata, il Presidente del Consiglio UE, Donald Tusk, ha annunciato su Twitter l’assenso dei 27: “I 27 Paesi Ue hanno deciso di accettare la richiesta del Regno Unito di una ‘flextension’ fino 31 gennaio 2020. La decisione sarà formalizzata con una procedura scritta”.

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