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Nuovo progetto di ricostruzione della Scuola dell’Infanzia“SS. Giorgio e Caterina” nel Colle di Monte Urpinu

Al Colle di Monte Urpinu a Cagliari, un ambizioso progetto di ricostruzione sta prendendo forma per la Scuola dell’Infanzia “SS. Giorgio e Caterina”. Questo intervento è destinato a trasformare l’educazione prescolare in un “ambiente più moderno, sicuro, efficiente e sostenibile”, ha annunciato il sindaco Paolo Truzzu, per offrire ai giovanissimi studenti, alle loro famiglie e al personale una struttura all’altezza delle esigenze del XXI secolo.

La Scuola dell’Infanzia “SS. Giorgio e Caterina” è una istituzione educativa importante per la comunità locale, che ha servito le famiglie del quartiere per molti anni. Tuttavia, con il passare del tempo, la struttura esistente ha mostrato segni di invecchiamento e necessità di essere ricostruita.

Nato dall’esigenza di sostituire un edificio con gravi e importanti problemi statici che ne hanno determinato la chiusura già nel 2015 e che, in virtù dell’epoca di costruzione risalente a circa 70 anni fa, presentava caratteristiche di funzionalità, distributive e di efficienza energetica non più compatibili con l’uso previsto, il piano di ricostruzione prevede una struttura all’avanguardia, in grado di offrire spazi educativi più funzionali e accoglienti. I progettisti si sono concentrati su aspetti come la sicurezza, l’accessibilità, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

E così, dopo 8 anni “le classi ora ospitate nella Scuola di via Zefiro potranno fare ritorno in via Pietro Leo”, ha rimarcato il sindaco Paolo Truzzu incontrando questa mattina di venerdì 27 ottobre 2023 i giornalisti a Palazzo Bacaredda, con lo sguardo rivolto a giugno 2024, data in cui i progettisti hanno previsto la fine dei lavori.

Nell’ambito del PON Città Metropolitane 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea con cui l’Amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento di 3.000.000 di euro nell’area di intervento n. 4 “Cultura, salute e benessere”, la nuova struttura sarà pertanto conforme agli standard più recenti in termini di costruzione e design.

Considerata l’importanza dell’area di particolare pregio paesaggistico-ambientale e contemperando le esigenze legate al rispetto delle diverse norme in materia urbanistica, che di edilizia scolastica, il nuovo edificio accoglierà 72 bambine e bambini su 3 sezioni distribuite su un unico livello abitabile, in modo da ridurre l’impatto altimetrico di almeno 3 metri rispetto alla vecchia scuola. La superficie coperta sarà di circa 600 metri quadrati, nei limiti definiti dal Piano urbanistico comunale (Puc), con una volumetria di progetto di quasi 2.399 metri cubi, pressappoco pari a quella dello stato attuale. Inoltre, sarà dotato di grandi aperture vetrate per mettere a contatto diretto gli spazi dell’apprendimento interni e lo spazio esterno, contribuendo al benessere psico-fisico dei giovani studenti, che potranno fruire anche del portico, del pergolato e del patio, hanno spiegato Giovanni Masala che cura la direzione dei lavori, e Roberto Mureddu, responsabile di fase dell’intervento. Con loro anche il dirigente del Servizio Lavori pubblici, Paolo Pani.

Dal punto di vista costruttivo la nuova scuola di via Pietro Leo si caratterizza per essere costituita da un basamento in calcestruzzo su cui verrà realizzato l’edificio scolastico vero e proprio, con pareti e solai in legno realizzati con tecnologia cosiddetta “a secco”. Per la prima volta adottata in una scuola nel Comune di Cagliari, rispetta i canoni dell’edilizia sostenibile e permette la realizzazione dell’edificio in tempi rapidi.

Gli ambienti interni si distribuiscono a partire dal nucleo centrale dell’ingresso, preceduto da un ampio portico, che contiene anche un’ampia sala per le attività libere. Da questo spazio di connessione centrale si raggiungono i 3 blocchi funzionali delle sezioni, il blocco della mensa e, infine, quello degli insegnanti. Le sezioni sono disposte sul fronte retro e sono composte ciascuna da uno spogliatoio con ingresso all’aula e da un ampio spazio da destinare in modo flessibile alle attività ordinate a tavolino e speciali. Ciascuna sezione ha servizi igienici con bagno per disabile e deposito per il materiale didattico.

Completeranno l’opera un impianto fotovoltaico di circa 35 kw di potenza, che fornirà all’edificio il 98% dell’energia necessaria per il suo funzionamento, il sistema di recupero delle acque meteoriche, che potranno essere riutilizzate per l’irrigazione e per gli scarichi dei servizi igienici, illuminazione LED a basso consumo e l’impianto di riscaldamento a pavimento radiante, la cui produzione d’energia termica è affidata al funzionamento di una pompa di calore. La scuola sarà inoltre dotata di impianto VMC di trattamento e rinnovo dell’aria ad alta efficienza, “memori dell’esperienza Covid-19”, ha puntualizzato il primo cittadino.

Per l’assessora ai Lavori pubblici quello di via Pietro Leo è un “intervento risolutivo che mette in campo moderne tecnologie costruttive”. Partito all’inizio del trascorso mese di giugno, il cantiere sta procedendo spedito e la demolizione del vecchio edificio è praticamente conclusa.

Così anche l’assessora all’Istruzione, Marina Adamo, che ha parlato di 4 asset guida del progetto: “sicurezza, inclusività, sostenibilità e innovazione”, in modo “far diventare la scuola sempre più luogo di apprendimento sin dall’infanzia e non più solo luogo fisico”.

Il nuovo progetto di ricostruzione rappresenta dunque un “importante passo avanti nella modernizzazione delle strutture educative di Cagliari” e “rientra pienamente nell’indirizzo espresso dal Consiglio comunale per dare maggiore offrire maggiore benessere ai luoghi dell’istruzione”, ha ricordato Umberto Ticca, presidente della Commissione Lavori pubblici. Fornirà un ambiente educativo più adeguato e confortevole per i giovani studenti, oltre a sostenere la comunità locale.

La Scuola dell’Infanzia “SS. Giorgio e Caterina” è pronta a ricevere un rinnovamento che migliorerà l’esperienza di apprendimento dei bambini e il benessere di tutti coloro che lavorano all’interno di questa istituzione chiave nella comunità. “Aspettare ne è valsa la pena”, ha detto la dirigente scolastica Alessandra Cocco.

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