ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Nave ONG tedesca respinta dalla Francia, e Lampedusa scoppia. Von Der Leyen: nuovo piano UE per i ricollocamenti

La solidarietà dei francesi fa rima con l’obbligo di sbarco in Italia, la fratellanza che la Francia invoca dal patto sui migranti che non vuole l’Alan Kurdi.
La nave ONG tedesca che fa base a Marsiglia dovrebbe sbarcare in Italia e come se non bastasse  in tre giorni 31 sbarchi a Lampedusa hanno segnato un nuovo record dove nell’hotspot di contrada Imbriciola si superano nuovamente le mille presente.

Altri undici barchini, con circa 393 migranti a bordo, sono stati soccorsi nelle ultime ore a Lampedusa dove nel giro di 48 ore è stata raggiunta la cifra record di 31 sbarchi, più di uno all’ora.

Nei giorni scorsi le urla di protesta arrivavano  dall’ ex senatrice della Lega Sanvini, Angela Maraventano “Da qui non passa più nessuno. Hanno svuotato il centro d’accoglienza e continuano gli sbarchi. L’isola è rovinata, non passa più nessuno, basta”.

ARCI non ci stà alla violenza verbale, alla volgare dialettica politica , trovando conforto nel nuovo piano migranti dell’UE dove i ricollocamenti non saranno più obbligatori.

E’ nel discorso di chiusura al Parlamento Europeo che Ursula Von Der Leyen presenta il sostituto ai patti di Dublino.
Nel progetto di ripartenza post Coronavirus vengono comprese nuove azioni in materia migranti che richiedono anzitutto solidarietà tra gli Stati membri.

Nell’obiettivo del nuovo piano,  esordisce nel discorso di chiusura al Parlamento Europeo  Ursula Von Der Leyen “È tempo di gestire le migrazioni insieme, con un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il vecchio sistema di gestione non funziona più. Questo è un nuovo inizio per l’Ue. La “Nuova Europa” dovrà infatti essere un ambiente di collaborazione per poter permettere la ripartenza economica, sociale e umana dopo la crisi sanitaria. Serve che gli Stati membri possano contare su un’Europea solida e sempre presente: solo da questo potrà rinascere l’Unione”.

Il nuovo piano, che sarà presentato la prossima settimana, non prevederà la distribuzione dei migranti tra gli Stati membri, come a richiesta dell’Italia.
Ciò su cui invece potranno contare gli Stati sarà un progetto di finanziamenti. Quest’ultimi avranno l’obiettivo di aiutare il singolo Paese all’accoglienza, gestione ed eventuale rimpatrio dei migranti.

Questo è un altro punto fondamentale del progetto: chi si presenterà alle frontiere di uno Stato europeo infatti, dovrà passare sotto procedure di screening.
Ciò significa che vi sarà una distinzione tra gli aventi diritto di soggiorno e chi invece dovrà essere accolto per poi essere successivamente rimpatriato.
L’accoglienza rimane comunque obbligatoria e la Von Der Leyen ci tiene a sottolineare che l’Europa dovrà continuare a seguire i valori umanitari su cui si fonda.

Paesi come l’Italia, con grande affluenza di migranti dunque, riceveranno aiuti dai singoli Stati membri: aiuti che saranno di natura flessibile se non in caso di particolari emergenze che richiederanno finanziamenti più rigorosi.
L’opzione ricollocamento non è però scartata e i Paesi potranno usarla come forma di aiuto affianco ai specifici contributi versati.

Aiuti extra-UE

Per finire, la Commissione si impegnerà nella lotta contro il traffico di migranti. L’obiettivo è quello di smantellare le reti illegali, anche grazie al rafforzamento delle frontiere esterne tramite il Corpo permanente della guardia di frontiera e costiera europea.

Oltre alla lotta a queste realtà, l’UE si propone di creare vie legali utili all’ingresso nei Paesi europei, cosiccome per i rimpatri.
Proprio in tale ambito sarà necessaria una patnership con Paesi esterni all’Unione. Con questi i singoli Stati dovranno collaborare in materia di accoglienza e rimpatrio.
La Von Der Leyen sottolinea infatti che l’azione dei singoli membri dell’UE sarà di vitale importanza per la riuscita del nuovo piano, il quale, senza essa, perderebbe le fondamenta su cui si basa.

Dalla prossima settimana dovrà dunque nascere una nuova europa, che fa dell’unione e della solidarietà tra stati i suoi pilastri fondamentali e che punta al creare nuove reti gestionali utili a tutti i singoli membri.

Facebook