Nella notte i carabinieri di Napoli centro, hanno posto in arresto 12 persone appartenenti alla banda denominata “banda del buco”.
Le accuse sono di associazione a delinquere, detenzione e porto illegale di armi, rapina, furto aggravato e ricettazione.
Sei i colpi accertati tra Napoli e provincia, ai danni di banche e gioiellerie.
Le indagini erano state avviate nel Gennaio 2017, dopo una tentata rapina nella gioielleria dei “Mille”; i malviventi studiavano le difese dell’obiettivo da colpire, poi specialisti nel settore ricostruivano la mappatura del luogo entrando nel locale, identificavano quindi le vie d’accesso e di fuga e prendevano le misure per effettuare dei buchi. Gli “scavatori”, che conoscevano la rete fognaria di Napoli, si occupavano dei buchi mentre i “pali” con radiotrasmittente alla mano, li facevano lavorare controllando i movimenti in superficie.
Dopo lo scavo nella rete fognaria, che poteva durare anche mesi, i malviventi uscivano dalle fogne con stivali di gomma, tute integrali, viso coperto e armati di pistole e assalivano commessi di gioiellerie o impiegati bancari costringendoli a dargli soldi provenienti da cassette di sicurezza o caveau.
Tutto grazie all’aiuto esterno di una guardia giurata e di un dipendente del servizio fognature di Napoli.
Nove tra gli imputati sono finiti in carcere, mentre tre sono finiti ai domiciliari.